Dietro le quinte

Pubblicato il 22-11-2012

di Stefano Ravizza

Preparare un evento live non è una cosa semplice. Non sto parlando di quello che viene rappresentato, ma degli aspetti tecnici. Il contenuto ovviamente ha la sua importanza: ad esempio, se devo far vedere un filmato mi servirà un proiettore, quindi è giusto che chi prepara sappia cosa succede. Certo non è sempre così.



Ricordo che Scott, il capo ingegnere di Star Trek, risolveva qualsiasi problema tecnico si presentasse. Il capitano Kirk gli chiedeva: “Scotty, tra quanto saranno di nuovo operativi i motori?”. Scott rispondeva: “Due ore capitano”. E il capitano ingiungeva: “Le do un’ora”. Scott ce la faceva sempre. Una volta disse che, sapendo che il capitano ogni volta dimezzava il tempo, lui stimava sempre il doppio del tempo necessario.

Ma torniamo a noi, nella realtà. Voglio raccontarvi cosa succede dietro le quinte di una serata finale di un campo con i giovani. Dopo giorni di incontri, testimonianze, attività, di solito i campi si concludono con una serata che riassume un po’ il tutto e fa capire ai giovani che da quel momento in avanti saranno loro i protagonisti nella lotta quotidiana con se stessi per cambiare il mondo. Come ho scritto sopra, non mi voglio occuparmi di contenuti. Supponiamo quindi di arrivare al momento in cui abbiamo finalmente una scaletta di cosa succederà durante la serata.
C’è una scenetta, c’è il gruppo che suona, dobbiamo far partire lo streaming via Web, ci saranno dei contributi video… Noi tecnici analizziamo la scaletta, e diciamo subito: impossibile! Per allestire ogni cosa come da scaletta ci vorrebbero almeno tre giorni. Il proiettore ha le lampadine bruciate, la batteria è smontata in minuscoli pezzi ed è stata stivata in fondo al magazzino, le luci non le abbiamo, ma potremmo chiederle in prestito, è impossibile pensare di montare…

“Fra tre ore deve essere tutto pronto!”. Da buoni tecnici, come dicevamo prima, abbiamo sicuramente sovrastimato i tempi di preparazione, ma di solito, grazie ad un po’ di esperienza e sicuramente un grandissimo aiuto dalla Provvidenza riusciamo ad allestire tutto. Le luci sono arrivate, abbiamo sistemato le piantane, ma chi si ricorda come si collegano?
Forse se telefono a quel ragazzo che l’altra volta ci ha aiutato… dobbiamo collegare tutti gli strumenti… no, aspetta, gli strumenti sono da prendere in magazzino, soprattutto la batteria che è smontata ed io non so assolutamente… Oh ma guarda è arrivato giusto quel ragazzo che suona la batteria, vieni un po’ qua che c’è da fare una cosa. Mezz’ora prima è tutto montato. Caro Scotty ti abbiamo battuto, tu non hai mai finito in così largo anticipo! Forse però è il caso di provare se gli strumenti arrivano al mixer, se le luci rispondono ai comandi, se il proiettore si vede, se esce qualche suono dalle casse…Terrore!!!

Forse l’ultima volta avevamo collegato l’uscita delle casse diversamente, è per questo motivo che non funzionano… forse se usassimo quell’altra uscita per collegare l’impianto con quel cavo che non ci serve, con quel riduttore… è una prova, ma con un po’ di fortuna…
Si sente tutto, manca un minuto. Stanno entrando i ragazzi! Siamo tutti pronti ed equipaggiati, come dice Sam il pompiere prima di partire per andare a spegnere un incendio. Ma, avevi poi collegato il video al personal computer dello streaming, perché non mi arriva niente e non riusciamo a mandare…? Nooooo! Ecco a cosa serviva quel cavo.

Stefano Ravizza

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