L'Arsenale della Pace a Pechino

Pubblicato il 27-06-2013

di Redazione Sermig

La pubblicazione su World Architecture esplora le recenti trasformazioni della città di Torino, riconosciuta come caso emblematico di una particolare accezione di sostenibilità urbana: ovvero l’idea di una sostenibilità intesa come processo di riconversione di un’intera città, un tempo gravitante intorno alla sola industria automobilistica, e oggi in corso di continua trasformazione, alla ricerca di una nuova fisionomia, nuovi equilibri socio-economici. Nel processo di trasformazione dall’idea di one company town a una realtà maggiormente diversificata e culturalmente stratificata, la qualità urbana assume un ruolo determinante nel definirela nuova identità della città.

L’esigenza di ridurre il consumo di suolo e risorse, ha portato a recuperare e riconvertire il patrimonio edilizio esistente, in buona parte rappresentato dai numerosi ambiti industriali dismessi, riconoscendo prima di tutto l’eredità storica e culturale di tali manufatti, ma senza rinunciare a pensare al rinnovamento funzionale come chiave per una effettiva valorizzazione del territorio costruito.
La sostenibilità è inoltre vista come economia sociale. Una grossa spinta al rinnovamento è sopraggiunta da quelle associazioni che praticano una forma attiva di volontariato capace di far sentire la loro presenza sul territorio oltre al Sermig le altre numerose realtà torinesi, che hanno un ruolo importante in questo processo di rigenerazione: queste associazioni sono spesso protagoniste nel recuperare manufatti a lungo dismessi, per riassorbire il degrado che il lungo abbandono dei fabbricati industriali ha negli anni contribuito ad allargare.

Dal 2 agosto del 1983 il Sermig ha gradualmente insediato le sue radici riuscendo passo dopo passo a recuperare l’intero comparto dell’ex Arsenale Militare di Torino, attraverso interventi mirati e successivi, che si sono succeduti in una sequenza concatenata che ha avuto come filo conduttore i principi che guidano l’associazione. Dove si fabbricavano armi oggi è possibile trovare servizi essenziali per la cittadinanza, che vanno dall’accoglienza di persone in difficoltà alla formazione dei giovani, scuole, attività culturali e musicali. Tra gli intenti dichiarati del Sermig vi è il recupero degli spazi dell’Arsenale al fine di restituire una dignità a luoghi che hanno perso la loro vocazione civica, trasformandoli in spazi di incontro e di condivisione sociale.

Il rapporto di collaborazione che si è venuto ad instaurare tra lo studio Comoglio architetti e il Sermig ha portato ad un confronto continuo sui temi del recupero dello spazio costruito che ha permesso di elaborare un percorso progettuale condiviso e duraturo, tuttora in evoluzione, che dura ormai da un decennio, con risultati architettonici di qualità e bellezza, più volte vincitori di premi nazionali e internazionali.

Giorgio Comoglio
www.comoglioarchitetti.it


Il 27 giugno 2013 alle ore 18.30 presentazione della rivista “World Architecture” (Cina) dedicato a Torino all’Ambasciata d’Italia e all’Istituto Italiano di Cultura a Pechino.
Testo dell'articolo è di Davide Tommaso Ferrando

Sito: www.iicpechino.esteri.it/IIC_Pechino/
Pagina evento: www.iicpechino.esteri.it/IIC_Pechino/webform/SchedaEvento.aspx?id=864
Fonte del magazine: www.wamp.com.cn

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