BRASILE: Un sorriso... dalla fine del mondo

Pubblicato il 07-04-2014

 

Due notizie, anzi tre, per sorridere un po’, pur preoccupandoci del mondo intero...

clicca per ingrandire“Se una persona nasce oggi, quanti anni avrà tra mezzo secolo?” A dover rispondere a questa domanda in un compito in classe é Mafalda, il famoso personaggio creato dall’artista argentino Quino (Joaquin Salvador Lavado) pubblicato per la prima volta il 29 settembre 1964, ovvero, 50 anni fa. Se la matematica non é un opinione la risposta é ovvia, ma se si impara a sorridere un po’, non é poi così scontata...

Quella bambina, oltre a cambiare per sempre il modo di guardare il mondo di tantissima gente, non é mai invecchiata, anzi, é sempre rimasta piccola perchè, probabilmente, da adulta sarebbe “desaparecida”. I motivi storici li conosciamo... Ma é sempre bene dare una ripassata perchè furono proprio le difficoltà di quel contesto e di quell’epoca che fecero vedere a quella bambina (disarmante e rivoluzionaria) ciò che pochi volevano vedere e capire.

La semplicità, l’ironia e la voglia di abbracciare il mondo sono (forse) le forme più acute di esprimersi, ma anche un modo per non lasciarsi scappare nulla del mondo e degli essere umani che lo abitano, per poi farne una sintesi e agire di conseguenza.

clicca per ingrandireIn questi giorni, Papa Francisco, come viene chiamato nel suo paese d’origine – che, tra l’altro, é lo stesso di Mafalda – é stato omaggiato con una simpaticissima mostra di sue caricature e fumetti fatte da un gruppo di vignettisti brasiliani (e non solo) consegnatagli personalmente dal Cardinale di San Paolo, Dom Odilo Pedro Scherer. Il libro, intitolato “O Papa sorriu”, letteralmente “Il Papa sorrisse”, é un omaggio alla semplicità e all’umore del Santo Padre, qualità che i brasiliani hanno potuto ammirare durante la Giornata Mondiale della Gioventù (Rio 2013) e che adesso ricordano in occasione del suo primo anno di papato.

clicca per ingrandireSin qui, due notizie “simpatiche” in mezzo alle tante cronache nazionali ed internazionale che ci assalgono e di fronte alle quali c’é proprio ben poco da sorridere, ma, come abbiamo detto, l’ironia é un patrimonio necessario che ci aiuta a (soprav)vivere e ad essere un po’ più “nomadi” tra le nostre certezze che, molto spesso, ci portano ad arrenderci. E qui arriva la terza parte della notizia, forse la più sorprendente, che ci incoraggia ad andare avanti, continuando a sorridere, nonostante tutto... (modestia a parte, con un po’ d’orgoglio).

clicca per ingrandireTra i 38 (scioglilingua?) selezionatissimi vignettisti della mostra sul Papa (per lo più affermati professionisti delle più grandi testate giornalistiche brasiliane) c’é anche il signor VICENTE BERNABEU, ospite dell’Arsenale della Speranza. Lui, nonostante in questo periodo non navighi in buone acque, attraverso l’arte del sorriso é riuscito a ricavarsi uno spazio nella mostra allestita presso il Museo di Arte Sacra di San Paolo. É la prima volta che le caricature entrano in un museo di arte sacra, ma non é di certo la prima in cui vediamo che il sorridere (anche di se stessi) può disarmare le cose e inventarne di nuove, per non invecchiare mai... Altrimenti, ci toccherà rispondere come Mafalda che, non essendo nata oggi, rispondeva così alla sopracitata domanda del compito in classe: “Il fatto che uno che nasce dopo di te sia così vecchio é davvero deprimente”. No, noi continuiamo a sorridere, a correre e a sognare che tra cent’anni... Saremo ancora piccoli, ma vivi!

Simone Bernardi
Fraternità della Speranza
Arsenale della Speranza - S.Paolo - Brasile

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