Brasile: #CONTACOMIGO2015

Pubblicato il 06-06-2015

 

clique para ampliarSabato 16 maggio 2015 centinaia di giovani si sono dati appuntamento all’Arsenale della Speranza di San Paolo. Molti di loro si impegnano già come volontari nelle varie attività svolte all’Arsenale, con i suoi ospiti: “mondi” diversi che hanno trovato una casa comune per collaborare, in una società in cui le classi sociali sono ancora molto marcate.


 

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Conta comigo” (Conta su di me)
è la frase che un fiume di giovani che non avrebbero mai pensato di varcare la porta di una casa che accoglie “moradores de rua” (abitanti della strada) si sono abituati a pronunciare frequentando un luogo in cui è offerta a tutti la possibilità non solo di scandire slogan e mostrare cartelli (in Brasile, migliaia di persone stanno scendendo in strada per protestare contro enormi scandali di corruzione e contro gli effetti di una grave crisi economica), ma soprattutto di tenere vigile la coscienza e alta la speranza per cominciare ad assumersi delle responsabilità.

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É stata questa la riflessione centrale di un appuntamento divenuto ormai “tradizionale”
per professori ed alunni di decine di scuole della metropoli paulista, ma anche per bambini, famiglie e anziani della parrocchia e dei quartieri vicini.





clique para ampliarDopo aver riflettuto su diverse questioni di attualità – come l’immigrazione africana e haitiana,
l’intolleranza religiosa e la piaga dilagante del crack – alcuni giovani volontari hanno “rappresentato” i numerosi gesti che ogni giorno le persone dell’Arsenale realizzano per accogliere 1.200 uomini (quasi 50mila in 19 anni). “Come si fa una casa che accoglie?”: ascoltare chi arriva, rifare i letti, pulire i pavimenti, pelare patate, irrigare i giardini, pregare insieme, dialogare... Gesti silenziosi, ma vitali, per portare avanti quella “rivoluzione” quotidiana d’amore, di non violenza, di onestà capace di dar da mangiare a chi ha fame, ma anche di farsi voce – con autorevolezza – di tanti che non hanno voce.


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Con questo impegno i giovani del “Conta Comigo”
sono usciti dall’Arsenale per camminare, in silenzio, verso il grande Parco della Mooca (il quartiere famoso in Brasile per la sua influenza italiana) dietro ad uno striscione con la scritta: “MARCHA DA PAZ – Queremos paz e começamos nós” (Vogliamo la pace e cominciamo noi), uno degli slogan storici del Sermig che continua a fare strada...

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Arrivati a destinazione, i ragazzi e i volontari si sono divisi i compiti
per pulire ed animare un po’ tutti gli spazi del parco che oltre ad ampi viali e giardini è anche dotato di una biblioteca, un ambulatorio medico, una scuola e la sede della circoscrizione.



clique para ampliarPeriodicamente, alcuni comitati di quartiere promuovono raccolte di firme contro il degrado del parco
e, soprattutto, contro i senzatetto che bivaccano intorno alle sue strutture. Sabato 16 maggio sono stati proprio gli ex-senzatetto – accolti all’Arsenale e coinvolti dall’iniziativa “Foresta che Cresce” – a guidare i giovani in una possibile risposta: un gesto di cittadinanza, di rispetto e di inclusione non solo simbolico, ma concreto. Insieme a loro anche i bambini della Piazza (“gemello” dell’Arsenale della Piazza torinese) e dell’Associazione Moocanda (un gruppo di “tranquille” signore che sognano un parco più pulito semplicemente per “camminare”. “Anda” in portoghese significa “cammina”).
Ebbene, queste “tranquille” signore (neanche tanto...) hanno trovato dei giovani “alleati” per realizzare il loro sogno e, perchè no, per pensarne altri.

In fondo, “ognuno ha l’età dei suoi sogni”!

Arsenale della Speranza
Arsenal da Esperança
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