In Brasile la prima parrocchia affidata al Sermig

Pubblicato il 04-03-2016

 

A pochi giorni dalla cerimonia di ringraziamento per i 20 anni di vita dell’Arsenale della Speranza – che avverrà il prossimo 12 marzo, a San Paolo del Brasile, presieduta dall'Arcivescovo, Cardinal Odilo Scherer – la “novità” è un’altra: si tratta della prima parrocchia affidata al Sermig - Fraternità della Speranza.

Sabato 27 febbraio 2016 Padre Lorenzo Nacheli e Padre Simone Bernardi, del Sermig - Fraternità della Speranza e missionari Fidei Donum della diocesi di Torino, hanno assunto, rispettivamente, l'incarico di amministratore parrocchiale e di collaboratore nella parrocchia dedicata alla Madonna di Casaluce, nel quartiere Brás, zona centrale della città di San Paolo.

Monsignor Eduardo Vieira dos Santos, vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di San Paolo, che ha presieduto la celebrazione e ha conferito ufficialmente il mandato, durante l’omelia ha detto: “Padre Lorenzo e Padre Simone assumono questa nuova ‘missione’ insieme a tutti noi, al vescovo, agli altri sacerdoti, agli abitanti di questa zona e insieme alla loro comunità, la Fraternità della Speranza, che prontamente ha risposto all’invito dell'arcivescovo di svolgere questo servizio alla Chiesa. Il Vangelo di oggi (Lc 13,1-9) ci ricorda che tutti siamo chiamati a ‘portare frutti’, in modo che quando il Signore chiamerà a Sé la gente di Casaluce, questa comunità abbia le mani piene di frutti buoni da offrirGli”.

La chiesa della Madonna di Casaluce ha un forte legame storico con l’Hospedaria de Imigrantes, la grande struttura del Governo dello Stato di San Paolo che, dal 1886 sino agli anni ‘50 del secolo scorso, ha accolto milioni di migranti provenienti da tutto il mondo. Quasi un milione provenivano dall’Italia e furono proprio loro a costruire quelli che oggi sono i tradizionali quartieri italiani del Brás, Mooca, Bixiga...

A pochi passi dall’antica Hospedaria, dal 1996 trasformata in Arsenale della Speranza, un gruppo di immigrati del casertano fondarono, 116 anni fa, una piccola cappella, in fondo all’attuale Rua Caetano Pinto, nel Brás.

La prima cappella all'inizio era una casa tra le case, che cominciò ad essere conosciuta come “casa di luce”, Casaluce, perché custodiva la replica dell’immagine mariana della terra campana d'origine e alcune sedie per i fedeli cattolici del quartiere. Poi iniziò la costruzione di quella che oggi, pur continuando ad essere una piccola chiesa, è conosciuta in tutta San Paolo perché ospita la più antica festa italiana della metropoli.

Ora tocca a noi – come sollecitato da Monsignor Eduardo – far crescere questa casa tra le case, per farla diventare accessibile a chiunque, animata dal contributo di ognuno per servire tutti. Dobbiamo solo seguire il vento di questi primi 20 anni di Arsenale della Speranza, di questi primi 51 anni di Sermig, che ci hanno insegnato che tutte le cose, e tutte le case,anche le più impossibili, nascono e si trasformano sempre a partire da ciò che si può fare... Di ciò che non si può, se ne occupa Lui.

Arsenale della Speranza - S.Paolo



Alcune foto della celebrazione del 27 febbraio:




 

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