Brasile: un MUSICAL racconterà l'Arsenale...

Pubblicato il 03-11-2016

di Simone Bernardi

«Arsenale, le armi della pace»: una compagnia di giovani brasiliani, prodotti dalla cantante Ziza Fernandes, mette in scena la profezia del Sermig. A Rio de Janeiro, San Paolo e San José dos Campos.

Ziza Fernandes è una cantante e compositrice brasiliana, tra le principali esponenti della musica religiosa del suo paese. Nel 2013, ha curato la parte musicale durante gli eventi della Giornata Mondiale della Gioventù tenutasi a Rio De Janeiro, eseguendo davanti a Papa Francesco alcune sue canzoni. Da anni, coordina un progetto chiamato Oficina Viva che ha come obiettivo offrire una formazione umana e musicale a cantanti (e non solo) in tutto il Brasile. Negli ultimi anni questo suo lavoro è sfociato in un grande musical, con la partecipazione attiva e creativa degli studenti.

Com'è nata l'idea di questo musical? Ce lo racconta, nel dettaglio, l'ideatrice stessa...

Un giorno, Rafael, l'addetto stampa della Diocesi di San Paolo, mi dice: Ho bisogno di parlarti. Aveva già assistito ad alcuni dei miei musical e mi dice: Dom Devair, il vescovo che si occupa delle comunicazioni sociali della Diocesi, è appena rientrato da Roma e vorrebbe realizzare un musical sul tema della misericordia. Mi ha detto di cercarti....

Rafael - prosegue Ziza - mi fa vedere alcuni video che raccontano diverse realtà sociali operanti sul territorio di San Paolo. Me ne mostra sette, il sesto era sull'Arsenale della Speranza... Ricordo che quando l'ho visto, ho esclamato: È questo! Voglio conoscere questo posto! Ho chiesto a Rafael di non dire nulla alle miei collaboratrici Maria Helena Alvim, sceneggiatrice e Janaina Nunes, direttrice musicale dei miei spettacoli, ma semplicemente di mostrare loro gli stessi video. Arrivate al sesto, anche loro alzano la mano e dicono: Fermo, facciamo questo!

Era l'inizio dell'anno. Abbiamo subito visitato l'Arsenale della Speranza e poi abbiamo iniziato a studiare la storia del Sermig, a leggere tutto quello che potevamo su Ernesto Olivero e sul suo grande amico brasiliano, Dom Luciano Pedro Mendes de Almeida. Poi, a luglio, sono stata in Italia, a Torino, dove ho potuto conoscere l'Arsenale della Pace ed incontrare Ernesto personalmente. Per me è stata un'esperienza meravigliosa! A Torino ho conosciuto anche Maria, la moglie di Ernesto, Rosanna e tanti altri protagonisti di quella casa di misericordia, come Mauro Tabasso e Marco Maccarelli, del Laboratorio del Suono, che oggi ci stanno aiutando negli arrangiamenti musicali dello spettacolo.

Com'è stato lavorare a questo progetto?

A partire da gennaio posso dire che la nostra vita è stata rivoltata come un calzino: cercare di capire come raccontare una storia così incredibile, ricca di incontri, di significati, costante... in un musical di un'ora e venti al massimo è una sfida enorme! L'esperienza che stiamo vivendo lungo il cammino è senz'altro più grande e più forte di quello che riusciremo a mettere in scena.

In questo periodo in cui sono stata varie volte all'Arsenale della Speranza, in cui ho dormito... mi sembra di non essere ancora riuscita a digerire tutto quanto, perché è un posto in cui ho visto la misericordia in un modo esplicito, pratico, reale, concreto...

Cosa ti aspetti da questo musical?

Credo profondamente che l'equipe di Oficina Viva, unendo le forze con l'Arsenale potranno, attraverso questo musical, contribuire a mantenere accesa la fiamma della misericordia anche oltre l'Anno Santo. Certamente, il musical sarà uno strumento prezioso per gettare una luce, un riflettore un po' più forte sulla bontà e sulla misericordia che accade lì, in quei metri quadrati a San Paolo affinché quest'opera sia conosciuta in Brasile e, perché no, nel mondo intero.

Il Musical: “Arsenal – As armas da Paz” andrà in scena a Rio de Janeiro il prossimo 6 novembre, a São José dos Campos, il 12 novembre e finalmente a San Paolo il 15 novembre, dove sono previste ben due sessioni nel prestigoso Teatro Gamaro, proprio a lato dell'Arsenale della Speranza.

A cura di Simone Bernardi

 

 


 

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