Non gli farò domande difficili!

Pubblicato il 18-04-2017

di Redazione Sermig

"Buongiorno, mi chiamo Lorenzo Vergnano, ho 11 anni e frequento la prima media dell'istituto Matteotti a Torino. Questa settimana ho ricevuto il compito di intervistare un cittadino meritevole e siccome mio papá mi ha sempre parlato del Sig. Olivero come l'angelo dei più bisognosi, io l'ho scelto come il cittadino più meritevole che conosco. Volevo sapere se prima di martedì 17 potevo incontrarlo per 10 minuti e fargli qualche domanda riferita a ciò che fa nel suo centro. Prometto che non gli farò perdere tempo e non gli farò domande difficili. Aspetto una sua risposta, grazie Lorenzo."


Ernesto Olivero: un buon cittadino.

SERMIG Torino 13 aprile 2017 : Lorenzo Vergnano incontra Ernesto Olivero.
In una bella giornata di primavera ho avuto il piacere di incontrare il Sig. Ernesto Olivero, nominato di recente Ambasciatore della Cultura della Pace, fondatore del SERMIG (Servizio Missionario Giovani) e di molte altre associazioni benefiche sparse in tutto il mondo.
Mi è subito sembrata una persona gentile e simpatica e mi ha fatto ridere quando, entrando nel suo ufficio, mi ha mostrato una scritta sulla porta che diceva:”Vietato bussare prima di entrare”. Io gli ho posto alcune domande e lui ha risposto a tutte cordialmente.
Mi ha raccontato che fin dall’età di nove anni ha sempre sognato di cambiare il mondo.
Ernesto Olivero a quella età era un bambino come tutti gli altri, combinava marachelle, amava correre e andare in bicicletta e non era neanche tanto bravo a scuola, però aveva già in mente quale sarebbe stato lo scopo della sua vita: aiutare i poveri di tutto il mondo.
Ha lavorato in diversi posti come impiegato, si è sposato a vent'anni con Maria che gli ha dato tre figli ma ben presto si licenzia per seguire il suo progetto che riesce a realizzare insieme ai suoi amici nel 1983, anno in cui trova la sede ideale per la sua associazione dove ancora oggi opera insieme a millecinquecento volontari; trasformare l’arsenale militare in un’opera di bene, mi ha detto, è stata la cosa più bella che gli sia capitata.
Mi ha detto di avere ancora moltissimi sogni da realizzare come quello di eliminare tutte le armi dal mondo per far sparire le guerre che sono tutte ingiuste, capaci solo di provocare morte e distruzione; gli uomini dovrebbero usare la ragione come unico strumento per risolvere le loro questioni.
Il SERMIG è un luogo nato per dare un ideale ai giovani più sfortunati, qui trovano cibo, ospitalità, cure mediche, istruzione, lavoro e tutti gli aiuti di cui hanno bisogno, in modo che possano stare distanti dai pericoli della vita come la droga, l’alcool e il gioco d’azzardo.
Poi ho chiesto un consiglio di come può fare un ragazzo della mia età a rendere il mondo migliore e la risposta è stata di leggere tanti bei libri e di inseguire i sogni che cominciano già da bambino, proprio come ha fatto lui.
Il SERMIG è un centro bellissimo dove tutti si aiutano e si vogliono bene e di centri così Ernesto Olivero ne ha aperti in tutto il mondo aiutando milioni di persone, partendo con un’idea meravigliosa, senza un soldo in tasca, solo con la buona volontà e l’aiuto di tanti amici che hanno reso possibile la realizzazione del suo sogno.
Finisco l’intervista, saluto il Sig. Olivero sicuro che prima o poi ci rivedremo, esco dal SERMIG ancora emozionato per questo indimenticabile incontro, fuori ci sono delle persone che chiedono l’elemosina, mi fanno pena e gli dono un euro e torno a casa sereno perché so che Ernesto non le lascerà sole.


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