Felice è chi fa felice

Pubblicato il 24-05-2016

di Pierluigi Conzo

di Pierluigi Conzo - Se avessimo chiesto a Scrooge, protagonista di Canto di Natale di Dickens, “tutto considerato, quanto ti senti soddisfatto della tua vita da uno a dieci?”, probabilmente non avremmo ottenuto valori molto alti. Dico probabilmente perché ogni giudizio è soggettivo e perché in quel “tutto considerato” rientra ciò che per ciascuno di noi è diversamente importante: gli amici, i soldi, il partner, la casa...

Tuttavia è ampiamente dimostrato in vari studi multidisciplinari che le attività sociali giocano un ruolo importante per la felicità. All’inizio della favola, Scrooge appariva disinteressato e cinico verso il benessere degli altri. Ma era così infelice nella sua solitudine? A tal riguardo è interessante il risultato di uno dei nostri studi accademici sul ruolo dell’altruismo sul benessere soggettivo di più di 50.000 cittadini europei con più di 50 anni.

A parità di reddito, fattori demografici e condizioni di salute, chi dichiara di compiere attività sociali quali volontariato, aiutare amici e attività religiose o politiche è più soddisfatto della propria vita di chi invece non svolge nessuna attività. Inoltre, coloro che svolgono attività più orientate all’altro (fare volontariato-assistere amici o vicini di casa-prendersi cura delle persone malate) con motivazioni più altruistiche (sento che c’è bisogno di me/per contribuire a qualcosa di utile) registrano i più alti livelli di benessere soggettivo, subito seguiti da coloro che invece intraprendono attività meno orientate all’altro con motivazioni meno altruistiche. Sembrerebbe inoltre che svolgere attività incoerenti con le proprie motivazioni renda meno felici.

Insomma, Scrooge forse non se la passava tanto male: una vita socialmente distaccata, ma coerente. Solo dopo un viaggio interiore che lo traghetta verso una nuova prospettiva di vita, scoprirà che può accrescere la sua felicità attraverso la cura dell’altro, l’altruismo e la generosità. E tutto il resto, incluso il denaro, non è il fine, ma soltanto uno tra i tanti mezzi per generare benessere dentro e intorno a sé.



Rubrica di Nuovo Progetto

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