Giovani e vecchi leoni

Pubblicato il 22-02-2017

di Davide Bracco

di Davide Bracco - Se il buon anno si vede da gennaio c’è da stare allegri (almeno al cinema). Il primo mese del 2017 infatti ci porta due proposte che, per diversi aspetti, sono molto interessanti e prefigurano un buon anno cinematografico.

Su queste pagine alcuni numeri orsono avevo scritto un peana dedicato ad una opera prima che mi aveva entusiasmato. Si trattava di Whiplash del regista esordiente 31enne Damien Chazelle, un film musicale intenso basato sul rapporto conflittuale tra uno studente e il suo maestro di batteria. Per chi lo avesse perso, un consiglio a ritrovarlo. Grazie al successo ottenuto, Chazelle ha avuto a disposizione maggiori mezzi e strumenti per realizzare nuovamente un film musicale La La Land (anzi un vero e proprio musical) con due attori del calibro di Ryan Gosling e Emma Stone.
Anche nel suo secondo film Chazelle tratta il rapporto tra due artisti: una storia a prima vista scontata quale quella d’amore tra uno spiantato musicista jazz e una attrice alle prime armi in cerca di occupazione ad Hollywood è però trattata da Chazelle con una carica di innovazione che rigenera un genere classico del cinema (su tutti Fred Astaire e Gene Kelly) mai più usato con frequenza (uno dei casi più recenti fu Tutti dicono I love you di Woody Allen) con una sua visione personale che dona al film un mix di ironia e malinconia.

Da un giovane leone ad un maestro del cinema americano quale Martin Scorsese che dopo anni di ricerche ha finalmente realizzato il sogno di portare sullo schermo un romanzo giapponese dello scrittore Shusaku Endo. Si tratta di Silence, un film che racconta la persecuzione subita dai preti cattolici portoghesi nel Giappone del 17esimo secolo. Il tema religioso e in particolare il conflitto tra spirito e materia è da sempre uno dei tratti più personali della filmografia del regista italianamerican qui al lavoro con lo sceneggiatore Jay Cocks che aveva già scritto con lui L’età dell’innocenza (uno dei miei film del cuore di Martin) e Gangs of New York.
Ad interpretare i gesuiti perseguitati alcuni attori di chiara fama come Liam Neeson affiancato dai giovani Andrew Garfield e Adam Driver. Da notare come la maestria di Scorsese non lo porta a realizzare un film manicheo ma attento ad analizzare un fenomeno storico dalle molteplici sfumature quale quello della missionarietà e la condivisione di valori tra culture differenti.

Ancora una volta analizzare il passato significa anche progettare il futuro...

Davide Bracco
AL CINE
Rubrica di NUOVO PROGETTO

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