Una luce dal Cameroun

Pubblicato il 11-03-2017

di Ale & Eva

di Alessandro Riva - Abbiamo incontrato Bolivie Wakam Toupi pensando a come mettere a frutto gli anni di lavoro e di studio indirizzati allo sviluppo dello sfruttamento dell’energia solare che si conducono da anni al Sermig – Re.Te., e abbiamo conosciuto un giovane che ci ha mostrato idee chiare su quali possano essere le prospettive con le quali un giovane ragazzo che proviene dal Cameroun può accostarsi allo studio. Bolivie, 28 anni, già laureato in informatica è ora studente di ingegneria industriale, gestione energia e ambiente all’Università di Genova e ha da sempre mostrato un grande interesse ad utilizzare il suo percorso per il bene del suo Paese e della popolazione locale.

“Noi giovani africani che abbiamo avuto la fortuna di studiare in Europa, America, Cina – racconta il giovane – dobbiamo fare una rivoluzione pacifica. Dobbiamo tornare al nostro Paese e puntare sull’economia”.
È stato quindi un incontro provvidenziale quello tra un ragazzo con tanta voglia di imparare e trasferire il frutto dei suoi studi e il gruppo della Restituzione Tecnologica che intende portare sviluppo basato su tecnologie dei Paesi ricchi rese accessibili e riproducibili anche lontano dal mondo occidentale.
In Africa esistono innumerevoli infezioni che potrebbero essere combattute in modo più che naturale grazie al sole, una inesauribile risorsa battericida che spesso viene trascurata. Il Cameroun è un Paese in cui il 75% della popolazione non ha accesso all’energia elettrica.

Eppure la disponibilità di tale forma di energia è vitale per garantire ogni altro tipo di sviluppo. Mentre lo Stato vuole sviluppare la produzione di energia elettrica con la costruzione di grandi infrastrutture, Bolivie intende seguire un percorso creativo che parta dalle caratteristiche del proprio territorio. Ma ci ha colpito ancora di più la prospettiva che Bolivie ha dato alla nostra collaborazione, iniziando subito a sognare con gli occhi dell’Africa, donandoci lo sguardo di un giovane ragazzo africano che guarda il mondo e il suo futuro come qualcosa su cui intende costruire un suo sogno. Più che creare una strada di sviluppo e di futuro agevolato, Bolivie desidera spingere i giovani e i ragazzi del suo Paese a responsabilizzarsi, ad essere partecipi in prima persona di ogni passo compiuto, anche il più piccolo, verso un futuro di crescita.

“Noi non dobbiamo regalare un oggetto che sia solo una agevolazione ma dobbiamo regalare loro un sogno, una speranza, seminare in loro intraprendenza e il coraggio – racconta Bolivie. Lo so che se il bambino torna a casa e usa la luce di casa crede che sia un semplice accessorio mentre se la luce (anche più fioca e meno lunga) dipende da lui allora camminerà storto durante il tragitto per esporre meglio al sole lo zainetto e quella luce sarà parte di lui, fonte di orgoglio, la sentirà merito suo e lui crederà nelle sue possibilità di crearla, di migliorarla e di fare, da grande, qualcosa di meglio dello zainetto che aveva da piccolo…”

Così, partendo dalla valutazione delle risorse tipiche dell’Africa (e di sicuro, la disponibilità di irraggiamento solare è una caratteristica assolutamente africana) e da una visione giovane del sogno dei giovani africani, nasce un percorso che origina dal coinvolgimento diretto dei ragazzi di villaggi come Batoufam, luogo natale di Bolivie, insegnando loro i fondamenti tecnici necessari ad assemblare in modo indipendente un pannello solare, ricevendo approvazione anche dai più anziani capi villaggio che si scoprono felici di vedere i ragazzi cresciuti nella loro comunità prendersi cura dello sviluppo dell’intero Paese.

Partire, imparare, tornare, insegnare, sviluppare. Sembra davvero lo schema di un percorso virtuoso, ci crediamo insieme a tanti giovani come Bolivie.

Associazione Sermig Re.Te. per lo Sviluppo IBAN: IT73 T033 5901 6001 0000 0001 481 Banca Prossima

Alessandro Riva
NUOVO PROGETTO

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