Fiducia in pillole

Pubblicato il 13-05-2017

di Mauro Palombo

di Mauro Palombo - Il cuore oltre l’ostacolo per essere accanto alla gente. Wenda è un luogo come molti altri, in Tanzania. E non troppo diverso da molti altri in Africa. Non distante da una delle poche strade importanti che da Iringa porta a sud-est, e collegato da molte altre strade. Un buon sito per un dispensario. Non stupisce che le amiche Teresina Sisters lo avessero scelto per questo già venti anni fa. Complice la disponibilità di una casa spaziosa e meno spartana delle altre, che un mercante e la sua famiglia cedevano a poco per trasferirsi in città. C’erano così già l’ambulatorio, il piccolo laboratorio, la farmacia, e una mini-maternità con tre letti. E tanta gente, dentro e fuori.

Il carisma di questa giovane e intraprendente congregazione africana di cinquecento suore è di essere Chiesa, vivace e vitale, accanto alla gente. Presenza e aiuto, fanno la differenza, specie per le donne, perno della società rurale africana – a loro compete la cura della famiglia così come il lavoro dei campi – di cui sono però del tutto ai margini. Energie nascoste, votate al successo, da attivare assieme alla loro responsabilità, al loro orgoglio e alla loro dignità. Vale sempre il vecchio assioma: “dove le donne stanno bene, tutti stanno meglio”. Anche per questo, le suore sono molto amate e rispettate.

Salute accessibile
Il metodo è sempre stato quello di aver ben chiaro l’obiettivo del servizio: andare incontro alle necessità della gente con l’aiuto della Provvidenza, anche un po’ alla volta, come si può. Col tempo accanto alla casa si sviluppa la nuova struttura. Un centro d salute: sale e stanze disposte in quadrato e un porticato, un grande patio con al centro uno spazio verde. Con più spazio, una ventina di posti letto in più, il laboratorio, la farmacia, i vaccini, attrezzature essenziali ma ben utilizzate per tutto quanto possono offrire, con l’aiuto di tanta esperienza.
I locali e i materiali sono importanti, ma le persone lo sono ancora di più. È il caso di queste suore, che nei diversi ruoli di medici, assistenti, infermiere, farmaciste… si mettono gratuitamente a disposizione offrendo un servizio sostenibile che si traduce in trattamenti medici e farmaci alla portata del poco di chi ne ha bisogno.

Salute è sviluppo
Semplice, ma abbastanza spazioso, pulito e ordinato, illuminato da un piccolo impianto fotovoltaico, e più ancora dall’inestinguibile sorriso delle suore. Sister Gervasia ricorda che, tutto sommato, una risata aumenta le difese immunitarie. Terapia low cost, ma scientificamente asseverata.
Sicuramente, nonostante la grande buona volontà, l’assistenza che si può offrire ha i suoi limiti, soprattutto nelle attrezzature. Ma c’è un clima di serenità, la gente sa che ci sono persone che si prenderanno cura di loro, per tutto il loro possibile. Possibile, che cercheranno sempre di allargare di un po’. Si celebra e custodisce la vita che nasce così come il tempo della fragilità.
Sister Francisca riporta che le principali patologie sono comunque ben note: malaria, anemia, diarree, malattie polmonari, ustioni, incidenti, parassiti, e solo dopo, benché sempre grave, l’Aids. Molte terapie sono quindi senz’altro praticabili, con notevoli possibilità di successo a patto soprattutto di intervenire in tempo. Analogamente efficace la somministrazione di vaccini.

La gente arriva anche da luoghi semi isolati dove la vita scorre secondo tempi e modi antichi. Ma qui tra assistiti e chi assiste distanze non ce ne sono. Il servizio è ricambiato con la fiducia, che si legge negli occhi delle madri, degli anziani. Solo nella fiducia si può fare un servizio efficace di prevenzione e educazione, anche infrangendo il peso di qualche tradizione e credenza irrazionale. La fatica della povertà rende meno consapevoli di cosa sia essere in salute. Ma recuperarla e mantenerla è un passo di sviluppo essenziale a sostenere la qualità della vita.

Gettare il cuore oltre l’ostacolo è una sana abitudine delle suore. Come quando Sister Francisca mostra, proprio accanto al centro, la nuova sala operatoria per piccola chirurgia e maternità. Ai meno attenti potrebbe sembrare un pezzo di terreno incolto. Ma, appunto, è unicamente questione di occhi!
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Mauro Palombo
RE.TE. Restituzione Tecnologica

 

 

 

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