Cemento armato

Pubblicato il 16-06-2017

di Fabio Arduini

Storia e origini del materiale che ha cambiato per sempre l’edilizia.
Alla base dell’invenzione del cemento armato c’è l’idea di sposare le virtù di due materiali diversi, calcestruzzo e acciaio: il primo è resistente alla compressione, il secondo alla trazione.
Venne utilizzato inizialmente nella seconda metà dell’Ottocento per realizzare vasi da giardinaggio più resistenti, poi venne applicato e studiato anche come materiale da costruzione nell’edilizia, perché offre vantaggi notevoli: maggiore rapidità nel costruire, maggiori altezze, maggiore capacità di carico, maggiore libertà di forme ottenibili.

Uno dei fautori del suo successo fu François Hennebique, che non era troppo preparato in campo teorico, ma aveva altre carte da giocare. Infatti quando si lanciò nell’avventura del cemento armato era già molto esperto nell'edilizia tradizionale, e soprattutto fu capace di inventarsi un modo per imparare velocemente come usare al meglio la nuova tecnica. Basò la sua strategia sulla costruzione di una rete di collaborazioni con cui poté accumulare in maniera esponenziale le esperienze dei primi cantieri che utilizzavano il cemento armato, e così fu in grado di trovare sempre nuovi accorgimenti grazie a cui migliorare le prestazioni. Fu Hennebique a coniare lo slogan “Mai più incendi disastrosi”, dato che il cemento e il metallo, come si sa, non bruciano.

Una frase ad effetto, ma, dati alla mano, in caso di incendio offrono prestazioni migliori proprio le strutture in legno. Secondo alcuni, il cemento armato sarebbe una delle peggiori invenzioni dell’umanità, perché ha reso possibile costruire brutti quartieri e fare scempio del paesaggio... ma questo significa attribuire la colpa alla materia invece che al pressapochismo e alla irresponsabilità di tanti progettisti.

Fabio Arduino
PAROLE
Rubrica di NUOVO PROGETTO

 

 

 

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