Conta comigo

Pubblicato il 10-08-2011

di Simone Bernardi

Tradotto significa: io ci sto. Anche noi dell’Arsenale della Speranza di San Paolo ci stiamo preparando ad un Appuntamento, che per noi “brasiliani”, è una tappa di avvicinamento al Mondiale dei Giovani.

di Simone Bernardi

 
In questi mesi abbiamo camminato per raggiungere i giovani di decine di Scuole a cui portare la nostra faccia, le nostre idee, il nostro cuore, insieme ad una buona notizia: pode-se mudar o mundo (il mondo si può cambiare), ma c’é bisogno di loro, della loro faccia, delle loro idee, del loro cuore. Li abbiamo invitati tutti ad incontrarsi all’Arsenale della Speranza il prossimo 22 maggio, per dire insieme conta comigo! E lo diremo a partire da una casa in cui i problemi e i drammi continuano a bussare alla porta. 
 
Proprio questa data ci ricorda la morte violenta di Rafael, un ragazzo che lavorava da noi e che tre anni fa venne assassinato davanti alla porta di casa. Oggi avrebbe 24 anni. Il volto di Rafael ci ricorda perché ci stiamo e ci sprona a fare tutto il bene che possiamo perché la sua giovinezza continui, con noi, a costruire un mondo senza violenza e ingiustizie.
 
Il 22, nel cortile principale dell’Arsenale, i nostri ospiti racconteranno la loro esperienza di centinaia di azioni di solidarietà con la Foresta che cresce, un modo silenzioso, ma determinato, di cambiare le regole del gioco, prima di tutto quelle della propria vita che, invece di droga e sofferenza, può portare solidarietà e speranza a tante altre vite.
 
Poi cammineremo per l’Arsenale alla ricerca di testimoni: nei vari spazi che quotidianamente accolgono migliaia di persone parleranno alcuni ragazzi e ragazze che in questi mesi ci hanno raccontato piccoli-grandi gesti che esprimono il desiderio più ampio di mudar o mundo.
 
Infine ci riuniremo tutti attorno al tavolo del pranzo dei popoli, partendo dal punto di vista di un Paese, il Brasile, che ha ormai un posto prenotato tra i grandi della Terra e che cerca di correre per arrivarci il prima possibile, passando ai suoi giovani parole-chiave come indipendenza, competizione, carriera, ma lasciando sempre più di lato le pietre d’intralcio di questo cammino: i più poveri, gli analfabeti, i senza futuro. Noi queste pietre cerchiamo di raccoglierle una ad una, lavorando sodo per costruirci una cattedrale, insieme ai giovani.
 
Per tutto questo, e per molto altro ancora, sabato 22 maggio 2010, l’Arsenale della Speranza dirà: conta comigo, io ci sto.
Simone Bernardi
 
 
 
Box
 
Foresta che cresce: per togliersi la strada da dentro.
Fa più rumore un albero che cade di una Foresta che cresce, recita un detto popolare. In Brasile sono tanti i giovani che cadono vittime di violenze, criminalità, droghe, alcol. L’Arsenale della Speranza di San Paolo ha voluto dare un segno che va nella direzione della speranza trasformando il negativo in positivo.
 
È nata così l’iniziativa Foresta che cresce. Attiva dal maggio 2007, è rivolta alle persone che vogliono impegnarsi a migliorare la realtà che li circonda e coinvolge centinaia di persone accolte all’Arsenale della Speranza. Con iniziative concrete si aiutano asili, orfanotrofi, ospizi, accoglienze, si puliscono strade della città di San Paolo, vengono promosse raccolte di alimentari, organizzate donazioni di sangue, visitati gli ammalati e i carcerati, si collabora con la Croce Rossa e la Protezione Civile durante le calamità.
Per il popolo della strada ospite dell’Arsenale, partecipare alle azioni della Foresta che cresce è un modo per riscoprire la propria dignità, e togliersi la strada da dentro.
 
 
 

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok