Tram interiori

Pubblicato il 27-05-2015

di andrea

di Andrea Gotico - Se fossi un insegnante di sociologia e/o psicologia e/o molte altre materie, direi ai miei alunni: “Oggi non venite a scuola, passate la giornata sul tram”. Se fossi amico di un alieno con in testa l’idea di conquistare il mondo, gli direi la stessa cosa: “Se vuoi conoscere il tuo nemico, sali sul tram”. Lo dico perché dopo tanti anni di frequentazioni del mezzo pubblico credo di poter affermare che l’uomo, ancora prima che entrare nel mezzo, quando sale sul bus entra dentro se stesso.

L’uomo sale lì sopra e si trasforma in se stesso (un se stesso ripiegato su stesso). Se sono una persona che normalmente tende a vedere il prossimo come un nemico e/o che tende a giudicare tutto quello che gli altri non fanno, quanto sono ingiusti, quanto sono sporchi e quanto sono ignoranti, sicuramente salendo sul tram sarò uno di quelli che non notano la presenza del prossimo se non per giudicarne l’odore delle ascelle e/o l’ingombro dello zaino e/o la provenienza, goffaggine e bruttezza; avrò sicuramente la mente impiegata ad ascoltare le telefonata del ragazzo che racconta la sua serata amorosa nei dettagli ignorando di avere a fianco una bimba di 6 anni. Non noterò mai e poi mai la presenza di donne incinte e/o padri con due bambini appesi ai polpacci, o anziani, disabili e quant’altro. Le mie orecchie saranno impegnate ad indignarsi, il mio naso ad annusare odori molesti, le mie gambe a chiedersi perché nessuno mi cede il posto e i miei occhi ad indignarsi insieme alle orecchie per tutto quello che non funziona in questo tram, che è poi un pezzo di questo mondo... che anche grazie a me da stamattina farà un po più schifo.

E dove si trova il cuore? Non lo so ma di sicuro non è salito sul tram! Questa mattina, a metà vagone mi è toccato sentire l’ennesimo signore che sostiene che Francesco sia una riuscitissima e studiata operazione di marketing. E devo dirlo, dopo averlo prontamente giudicato come cieco inetto e malpensante, ho chiuso gli occhi e desiderato con tutto me stesso di scendere dal tram e rientrare dentro me stesso per non uscirne mai più.
Buon cammino a tutti...

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