Non scherziamo con il fuoco

Pubblicato il 01-02-2017

di Ernesto Olivero

Ernesto Olivero - EDITORIALEdi Ernesto Olivero - Cari giovani, se l’oggi diventa domani, il domani sarà un disastro. Una guerra che toccherà anche voi. Ma l’oggi non vuole diventare domani, vuole diventare la vostra vita che cambia. Viviamo nell’epoca dell’insulto, del puntare il dito. È sempre l’altro il ladro, il vigliacco, il cattivo. Un’epoca rassicurante! Perché rassicura pensare che la colpa sia sempre dell’altro: non ci fa vedere il marciume che c’è in noi. Non è un atteggiamento innocente: è una deriva che porta dritto dritto al qualunquismo che può diventare autoritarismo e poi dittatura.

La mia generazione la guerra se la ricorda, e il dolore, il male, i guai che ha portato. Voi neanche ve la immaginate, la guerra. La vedete solo in tv, e riguarda sempre gli altri. Guerra in Iraq, in Siria, in Libia, in Afghanistan, in regioni dell’Africa e in tanti altri paesi, paesi lontani, altri da noi. Eppure quella guerra che guardiamo distrattamente su uno schermo, è già qui, dentro di noi. È qui. Se non cambiamo modo di vedere. Stiamo giocando col fuoco, amici. Quello che è stato un tempo qui ed è oggi altrove, può tornare qui a uccidere e distruggere. Padri che uccidono i figli, figli che stuprano le madri, bambini violati e sacrificati, anziani massacrati e sradicati. La guerra può trasformare anche noi in assassini.

Non scherziamo col fuoco, ragazzi. Continuiamo a giocare con i telefonini e con i fucili virtuali mentre scoppiano poco lontano bombe vere e devastanti. Continuate a credere di essere onnipotenti. Ma non lo siete. Anzi, siete debolissimi, siamo debolissimi. Per il mondo siete all’ultimo posto, ignorati, senza lavoro, con niente da dire. Ma da quell’ultimo posto voi potete cambiare il mondo. Anche se siamo debolissimi, possiamo scoprire una forza mai sperimentata prima, possiamo essere fortissimi se diciamo un NO mai detto prima. Grazie a quel NO il mondo può diventare umano. Un potere immenso. Quello vero.

Giovani che reggono una candelaCominciamo dalle cose più semplici. Quelle che assediano la vostra età, la pressione della vita che è in voi, che vi spinge a credere che l’amore sia il sesso, un far ginnastica con i propri istinti. Già dire un NO deciso al consumare il vostro corpo è portare un pezzetto di pace sulla terra. Dire un NO deciso al giudicare i coetanei che non vi stanno simpatici, a non prenderli in giro, perseguitarli, torturarli come a volte succede nelle scuole. Dire un NO deciso ad ogni forma di emarginazione e rifiuto dell’altro. Dire un NO deciso ad ogni spreco o comportamento distruttivo nei confronti della natura. Dire un SÌ deciso al rispetto degli altri, dai vostri nonni, genitori, amici, ragazza, come anche di animali, piante, mare.

Aiutatemi voi a inventare altri esempi: sono i nostri NO e SÌ decisi che possono trasformare l’oggi che non ci piace in un domani diverso, umano, sereno. NO alla morte che arriva anche nei piccoli gesti, SÌ alla vita che abbiamo il potere, quella sì, di far fiorire in noi e intorno a noi. Nelle nostre mani abbiamo un potere trasformante più grande di quello di Guerre stellari... Aiutatemi a crederlo: l’oggi, con voi, può davvero diventare un domani in pace. Ma solo con voi. Ve lo dico col dolore di chi ha visto morire tra le braccia tanti giovani come voi, illusi di diventare padroni del mondo e del proprio branco di amici con un po’ di droga, tanto poi smetto, con un po’ di sesso disordinato, tanto smetto quando voglio, sono più forte io. Sono fortissimo! Li ho visti morire, distrutti. Cambiate il mondo con una certezza nella mente e nel cuore: chi cerca trova, anzi è già trovato. Cercare il senso della vita, cercare ideali puliti, cercare e volere un mondo nuovo è la strada, l’unica strada che vi renderà e ci renderà felici. Grazie a voi.

Ernesto Olivero
EDITORIALE
Rubrica di NUOVO PROGETTO

 

 

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