Il padre del fantatà

Pubblicato il 01-03-2017

di Annamaria Gobbato

di Annamaria Gobbato - Abissinia, 1852. Un frate cappuccino giunto dal Piemonte in terra d’Africa già da alcuni anni per portare la luce del Vangelo tra le tribù indigene viene interpellato da un capo tribù, Abba Saha (padre delle vacche), convinto di essere molto malato. Abba Saha è sicuro che l’Abuna (titolo dato in Etiopia ai preti cristiani) lo guarirà. Infatti il frate da tutti è ritenuto un mago per aver curato tanti dal vaiolo. Come spiegare che il fantatà è stato sconfitto dal vaccino? E il padre del fantatà – il cardinal Guglielmo Massaia, da poco venerabile – lo guarisce... con un semplice emetico! I rospi immaginari causa del suo mal di pancia, nati dalle uova somministrategli con l’inganno dalla moglie, sono debellati!

La tribù dei Galla fra cui si trova è ricca di simili personaggi, come Tufa-Boba, angustiato perché è ricco ma non ha figli. Piange: “Tutte le notti ne sogno uno, stupendo”. “Bene, tu hai tre mogli: torna dalla prima, anche se l’hai lasciata quindici anni fa, e vedrai” lo consiglia fra’ Massaia. Puntualmente, dopo nove mesi nasce il bellissimo bimbo del sogno.

Il santo frate porterà avanti la sua missione in un contesto sempre oscillante tra superstizione e fede, speranza nell’uomo bianco e diffidenza. Ne vedrà e ne farà di tutti i colori: lui – già insegnante di filosofia a Torino e padre spirituale del re e del patriota Silvio Pellico – impara a fare il ciabattino, il sarto, lo scalpellino... finanche la carta, usando una pianta del luogo. Gli serve eccome, per stampare la grammatica bilingue italo-galla che servirà ai futuri missionari.

Con grandi sacrifici ottiene una parte di altipiano brullo per la nuova missione, trasformandola tanto da meritare, nel 1889, il nome di Nuovo Fiore, Addis Abeba, che re Menelik e la regina Taitù sceglieranno come capitale dell’impero d’Etiopia. Cos’altro serve per dare al nostro la patente di uomo vissuto tra cielo e terra? Nulla!

Annamaria Gobbato
TERRA&CIELO
Rubrica di NUOVO PROGETTO

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok