Spiderman

Pubblicato il 15-11-2017

di Marco Grossetti

di Marco Grossetti - Il doposcuola al Sermig attento a far vivere ai ragazzi esperienze che li facciano sentire in gamba e fieri.

Mc Carthy è uno dei piccoli esemplari di essere umano che ha da poco iniziato a correre a perdifiato per l’Arsenale della Pace. Per l’orgoglio della sua mamma, in una settimana ha imparato ad andare in bicicletta senza le rotelle perché gli è bastato fare girare bene quelle che ha dentro la testa e a pattinare veloce come un super-pigiamino, riuscendo a sbucciarsi oltre ai gomiti ed alle ginocchia pure le guance. Mc Carthy ha capito subito che quella è la parte migliore, per cui più diventava bravo e più finiva per terra, un po’ per davvero e tantissimo per finta, per essere preso in braccio, soccorso e coccolato dai grandi spaventati a morte per i suoi capitomboli e per poter poi mostrare cicatrici e ferite, andando in giro fasciato e bendato come non succedeva neanche alle più eleganti mummie dell’Antico Egitto.

La vita di Mc Carthy però è completamente cambiata quando rovistando dentro un baule, in mezzo a mantelli, cappelli da sceriffo, tappeti volanti, bacchette magiche, ali da fata e abiti da principessa, ha trovato un costume da uomo ragno proprio della sua misura. Da allora non fa altro che chiedere:
«Quando mi posso travestire da Spiderman?». Trasformatosi in un superore in miniatura Mc Carthy si sente molto più bello e forte di prima e allora arriva subito la seconda domanda per indagare il tempo che gli è concesso per essere invincibile: «Ma il costume da Spiderman posso tenerlo anche quando mangiamo? E quando facciamo i compiti? E quando andiamo a casa?». Circondato da pagliacci, cowboy e alieni, Mc Carthy di solito cerca poi il bambino travestito da Superman per portare a termine una missione degna del loro nome.

Per Mc Carthy gli anni di scuola materna sono stati un vero disastro: li ha passati in castigo o in punizione, con quotidiane sgridate per lui come per la sua mamma, disarmata da quel bimbo pestifero che non stava mai fermo e che non ascoltava mai. Prima di accogliere lui e gli altri bambini che quest’anno parteciperanno al progetto del Sermig per i minori del quartiere multietnico di Porta Palazzo, i volontari che affiancheranno i bambini hanno partecipato ad un momento di formazione con un pedagogista clinico, Klaus Conrad, scoprendo che per ogni bambino è fondamentale vivere da piccolo esperienze di conferma e di successo, con la possibilità di sperimentarsi in contesti e situazioni in cui può sentirsi in gamba e fiero di se stesso.
In base alla teoria delle intelligenze multiple di Gardner, ci sono infiniti tipi di intelligenza, ma il sistema scolastico tradizionale riconosce solo quella linguistica e quella logico-matematica, condannando all’insuccesso ed alla frustrazione i bambini che hanno maggiormente sviluppato altri tipi di intelligenza, come quella motoria, artistica, interpersonale…

Fare i compiti sapendo che subito dopo potrà smettere di essere un bambino e trasformarsi nel suo supereroe preferito, diminuisce l’ansia di Mc Carthy e lo aiuta a vivere un’esperienza di conferma: nessuno ha soddisfatto il suo bisogno di essere visto, accettato incondizionatamente e riconosciuto, di sentirsi bello, buono e bravo, proprio come l’uomo ragno. Mc Carthy è abituato a sentirsi cattivo, brutto, non adeguato: questa è probabilmente l’ immagine che ha visto riflessa negli occhi di tanti adulti e forse è proprio questo il motivo per cui chiede continuamente di poter vivere la sua metamorfosi: «Quando mi posso travestire da Spiderman?».

Marco Grossetti
FELICIZIA
Rubrica di NUOVO PROGETTO

 

 

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