Gesù vince la droga

Pubblicato il 02-02-2018

di Renzo Agasso

di Renzo Agasso - La lotta contro la droga di suor Elvira, fondatrice della Comunità Cenacolo. Due i pilastri: l’Eucaristia e Maria.
C’è una suora che combatte la droga con la Cristoterapia. Si chiama suor Elvira, ha fondato tanti anni fa la Comunità Cenacolo, sede centrale a Saluzzo, in provincia di Cuneo. Pochi giovani in una vecchia villa cadente. Oggi la creatura di suor Elvira è diffusa in mezzo mondo. Ha aiutato migliaia di giovani a vincere la dipendenza.
È una straordinaria multinazionale della solidarietà.

Gesù Cristo come antidoto alla droga. Possibile? Sì, possibile, ci sono mille storie lì a dimostrarlo.
La Comunità Cenacolo si regge su due pilastri: l’Eucaristia e Maria. Si recita il rosario. Si celebra la messa.
Arrivano ragazzi sfigurati dalla droga, morti dentro, senza più speranza. E vincono, si liberano, tornano nella società a testa alta, si sposano e fanno figli.
Possibile? Suor Elvira potrebbe rispondere: «Venite e vedete». Un giorno mi spiegò: «Il nostro metodo?
Una vita umana vissuta nel rispetto di se stessi, degli altri e delle cose che ci circondano. È molto semplice. Non dico facile, perché si tratta, comunque, di riconquistare dei valori calpestati. Ma è una proposta semplice, trasparente, chiunque può capirla».
Giorni ricchi di preghiera, in tutte le case della comunità. Con il lavoro.

Poi messa, Eucaristia, Maria. «Maria è una realtà presente e viva come madre e ci sembra ovvio scandire la nostra giornata con dei tempi precisi da trascorrere accanto a lei. Proprio come si fa con una mamma, i ragazzi cominciano con lei la loro giornata, si affidano a lei prima di iniziare ogni attività».
Storse il naso pure qualche prete. E lei: «Poveri ragazzi in mano a questi uomini; uomini di molta cultura, di molte teorie, di grandi capacità, certo. Ma poveretti, se il loro sapere e il loro agire non sono profondamente radicati nella fede».
Nella lotta alla droga la suora coinvolge le famiglie. «Ai padri e alle madri dico: convertitevi. All’inizio qualche papà mi chiedeva: ma, suor Elvira, cosa vuol dire convertirsi?

Rispondevo: convertirsi vuol dire che se hai l’amante la devi lasciare, che se rubi non devi farlo più, che se tratti male tua moglie devi rispettarla, se sei bugiardo devi smetterla di mentire a te stesso.
Devi avere il coraggio di smascherarti davanti ai tuoi figli. E dire loro che anche tu sei debole, hai paura, hai bisogno di essere perdonato, capito. Che sei un poveretto ».
Il vostro parlare sia «sì, sì, no, no», dice il Vangelo. Eucaristie e rosari. La cura di Elvira. La fede che batte la droga.

Renzo Agasso
PEOPLE
Rubrica di NUOVO PROGETTO

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