Off /On

Pubblicato il 30-04-2018

di Marco Grossetti

di Marco Grossetti - Come non accendere un bambino spento.
Ad un certo punto si spengono. Off. E quella piccola bocca non parla e non si muove più. Il sistema d’allarme segnala che qualcuno si è avvicinato troppo e non per il motivo giusto. Un cortocircuito del cuore che ferma tutto ed impedisce ogni tipo di azione e di emozione. Eleonora ha 6 anni e la paura si sta divorando tutto. Di cosa non lo sa dire bene neanche lei perché è un po’ tutto, tanto spaventoso. Quello che ha visto fare a papà nel manuale delle buone maniere non c’era scritto. Ha girato per mesi di casa in casa dalle amiche di mamma, sino a dover chiedere aiuto all'Arsenale, rifugio per chi non ha proprio più neanche un pezzo di casa e di amicizia a difenderlo dal freddo e dal male. Per lei non c’è niente di sicuro: i papà non sono abbastanza buoni, le mamme non sono abbastanza forti, le case cadono giù al primo soffi o.

Eleonora ha sulle labbra le parole giuste per chiedere aiuto, sono lì, stanno per uscire, non aspettano altro di trovare qualcuno pronto a farle compagnia nello stesso angolo dove lei si è rifugiata. Invece di trovare un cuore vuoto dove rovesciare un po’ della sua paura, però viene sommersa da altre parole che la costringono a tenere tutto dentro. Al suo piccolo sguardo perso nel vuoto, arriva sempre la domanda più sbagliata, che tutti continuano ininterrottamente a ripetere ogni volta che la vedono triste: perché? Come se stare su off fosse divertente, come se lo facesse apposta a spegnersi, come se a parlare non bastassero i suoi occhi brutti.

Allora Eleonora da quell'angolo non prova neanche ad uscire e per sicurezza non ci fa più entrare nessuno.
Quella paura è troppo paura per essere raccontata: paura che anche mamma vada via, che papà torni o che ne arrivi un altro ancora più cattivo, che nessuno posto possa mai diventare casa, perché arriverà un altro soffi o a fare crollare tutto. Eleonora non riesce a non pensarci, vorrebbe solo sapere che qualcuno è accanto a lei, non ricordare il momento in cui tutto era così triste, non essere costretta a spiegare nei dettagli ed annunciare al mondo che cosa ha spento la luce. “Perché”, è la domanda meno importante e più inutile che possano farle ora.

L’unica cosa che riesce a fare Eleonora è restare ferma immobile, aspettando che tutti attorno a lei smettano di avere la presunzione di volere un sorriso in cambio di una domanda. Eleonora si accende solo ad intermittenza come le luci di Natale: sta qualche minuto su on, poi torna nel suo angolo e mette off. Capita quando qualcuno si mette a giocare con lei senza giudicare la sua tristezza e senza pretendere di trasformare subito tutto in una festa.

Qualcuno che sta con lei senza fare domande stupide. Con delicatezza, senza invadere e senza soffocare. Eleonora aspetta.
Quando sentirà di essere circondata da un bene più grande di tutto il male che ha visto, tornerà ad essere accesa sempre come le stelle. On. La luce annulla il buio. Sempre.

Marco Grossetti
FELICIZIA
Rubrica di NUOVO PROGETTO

 

 

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