SempreXsempre

Pubblicato il 17-08-2018

di Marco Grossetti

di Marco Grossetti - Lontano o vicino non significa niente.
Nella casa del bosco, questa mattina gli animali erano tutti molto preoccupati, nessuno aveva trovato il risultato per il difficile calcolo che aveva tormentato la loro notte: quanto fa sempre x sempre? La sera prima, a cena, un passerotto aveva annunciato che sarebbe andato via x sempre per una missione, ma che sarebbe rimasto x sempre insieme a loro.

Tutti gli altri animali erano così tristi per la sua partenza e così confusi per via di tutti quei x sempre, che si erano pure dimenticati di chiedergli quale era la missione. Capita spesso anche con i bambini: giocano insieme come piccoli fratelli e piccole sorelle, sono appena diventati amici x sempre, poi da un giorno all’altro uno di loro parte x sempre e scompare nel nulla.

Gli animali allora hanno chiesto aiuto a Dino Conta, un loro amico contadino che ragiona a metro quadro e che è abituato a contare una ad una tutte le cose. Dino Conta ha già riempito cinquanta risme di carta, gli animali sono già entrati ed usciti dal letargo dieci volte, lui continua a mancare il tempo della semina e quindi anche a perdere quello del raccolto, ma non ha ancora trovato il risultato.

Un bambino è passato per sbaglio nel bosco e ha incontrato gli animali: gli ha raccontato che sempreXsempre non è un’equazione matematica da risolvere, ma una città sopra una nuvola che tutti possono raggiungere in pochi minuti con un tappeto volante, dei pattini oppure una bicicletta.

A sempreXsempre, ogni giorno si cresce di un centimetro, si consumano 7 pacchetti di cerotti e 18 di fazzoletti. La musica non manca mai, ora forte per ballare, ora piano per pensare.
A sempreXsempre, se un dente cade poi ne cresce un altro ancora più forte. Con un pennello i bambini riempiono una stanza di colori e con una matita disegnano un foglio di parole con le ali.
A sempreXsempre, un secchio rotto diventa un tamburo, una scatola di scarpe un mattone per il muro della pace e le parole magiche trasformano le cose brutte in cose belle.
A sempreXsempre tutti imparano a chiedersi scusa e a volersi bene. Ogni tanto qualche bambino va a vivere dall'altra parte della città oppure parte per il mondo e si trasferisce a Londra, Amburgo, Parigi oppure a Pechino. A volte sparisce nel nulla senza lasciare detto niente della sua destinazione.

La tristezza per un amico che va via è tanto grande che per asciugare tutte le lacrime, non basta un’intera fabbrica di fazzoletti. Però il passerotto prima di andare via si era raccomandato di una cosa: non c’era bisogno di piangere x sempre, perché lui sarebbe andato via, ma un po’ sarebbe anche rimasto.
Non sapeva ancora bene con quale mezzo di trasporto, ma la sera avrebbe raggiunto la città sopra le nuvole per raccontare le sue avventure agli altri animali ed agli altri bambini.

A sempreXsempre lontano o vicino non significa niente: a sempreXsempre nasce l’amicizia, quella che collega un cuore ad un altro cuore, quella più forte della distanza e della lontananza, quella che basta trovare il modo di volare sopra una nuvola mentre tutti dormono e ricollegare i cuori sino al prossimo incontro.

Marco Grossetti
FELICIZIA
Rubrica di NUOVO PROGETTO

 

 

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