GEORGIA: aggiornamento da Tbilisi

Pubblicato il 17-11-2011

di Redazione Sermig

Intestazione Caritas Georgia
Tbilisi, 12 marzo 2009
Carissimi Amici,

Anzitutto ci scusiamo perchè in questi ultimi mesi, non Vi abbiamo inviato nostre notizie. In questo periodo, non si è arrestato il nostro lavoro di assistenza alla popolazione colpita dalla guerra dell’estate scorsa. Dopo questo conflitto, il nostro lavoro è notevolmente aumentato perché alle attività quotidiane si è aggiunto l’impegno per i profughi. Inoltre, da alcuni mesi, è in corso un processo di riorganizzazione della nostra Caritas, seguito da un consulente. I cambiamenti strutturali in corso, la decentralizzazione e la riduzione dei rischi, hanno l’obiettivo di rafforzare e migliorare la professionalità della nostra Caritas e anche questo processo occupa una parte del nostro tempo. Stiamo lavorando anche per preparare l’opuscolo di rendiconto annuale del 2008 che, appena stampato, vi invieremo.

Dallo scoppio della guerra ad oggi, il numero dei profughi a Tbilisi, è diminuito. Attualmente, nella capitale sono circa 12.000 gli sfollati. La nostra Caritas, cerca di assistere sia i profughi alloggiati a Tbilisi, che la popolazione ritornata nei villaggi di origine. Come già sapete, da alcuni mesi funziona una nostra Mensa umanitaria presso il Centro collettivo di Isani, dove ogni giorno serviamo 800 pasti caldi e il pane. In questo Centro, abbiamo allestito anche alcuni laboratori di artigianato e diversi corsi per i bambini profughi.

Mensa In altri Centri collettivi della città, portiamo ogni giorno da 1500 a 1700 pezzi di prodotti da forno del nostro Panificio, che vengono distribuiti ai profughi che vi sono alloggiati.

Da gennaio, abbiamo iniziato la distribuzione di 200 pacchi alimentari alle famiglie profughe che versano in gravissime condizioni. La maggior parte di questo aiuto viene offerto agli sfollati che vivono nei villaggi intorno a Gori. Prosegue anche la distribuzione di vestiario usato, ricevuto come aiuto umanitario.

E’ da sottolineare il grande lavoro che viene svolto nell’ambito del Programma Servizio domiciliare. Questo servizio di assistenza sanitaria, è offerto ai profughi malati, infermi, anziani bisognosi, alloggiati in diversi Centri collettivi di Tbilisi, presso famiglie ospitanti e in diversi villaggi presso Gori. Sono circa 700, le persone che usufruiscono di questo servizio. Abbiamo acquistato due ecografi portatili, di cui uno che è stato donato all’Ospedale Pediatrico di Gori, che necessitava tanto di questo apparecchio, e l’altro, viene utilizzato per questo Servizio domiciliare.

In questi giorni, è terminato con successo, il lavoro di distribuzione di legname per il riscaldamento, alle famiglie in difficoltà che abitano nei villaggi vicino a Gori. In totale, sono stati distribuiti più di 1500 m² di legname. Fra poco, inizieremo la distribuzione di farina. Questi due significativi interventi di aiuto, sono stati possibili, grazie al generoso appoggio della Conferenza dei Vescovi Italiani.

Abbiamo iniziato i lavori di ristrutturazione di una scuola materna nel villaggio Shavshvebi, presso il nuovo insediamento dei profughi. Speriamo di riuscire ad ultimare i lavori nei mesi estivi e che da settembre, con l’inizio dell’anno scolastico, la struttura potrà già accogliere i bambini.Se riceveremo dal Governo, la documentazione necessaria, potremo avviare anche la costruzione di una nuova scuola materna nella periferia di Gori.

Stiamo inoltre attendendo l’arrivo di due container dall’Italia, carichi di lamiera (circa 5000 metri cubi). Questo aiuto sarà destinato alle famiglie del villaggio di Ergenti (sulla frontiera con l’Ossezia del Sud), per il rifacimento dei tetti delle loro case, che sono state gravemente danneggiate durante il conflitto.

Laboratori

Possiamo sostenere tutte le attività sopraelencate, grazie ai fondi ricevuti dalla rete Caritas, attraverso il terzo Appello di Emergenza lanciato dalla Caritas Internationalis, grazie ai generosi contributi ricevuti dalla Conferenza Episcopale Italiana e grazie alle numerose offerte ricevute da diverse Organizzazioni, Associazioni, Parrocchie, Persone private, soprattutto dall’Italia, ma anche dalla Polonia e dalla Svizzera. Quando l’intero Programma dell’Emergenza sarà terminato, invieremo a tutti il resoconto preciso di tutte le attività svolte con i fondi ricevuti.

Bimbi Purtroppo, ogni giorno, veniamo al corrente di fatti gravi che succedono in Georgia, segnali allarmanti di una crisi sociale profonda. Ieri, ci hanno chiesto di accogliere tre bambini di 3, 5 e 8 anni. La madre alcolizzata, si è buttata dal settimo piano, lasciandoli senza nessuno. E altri due ragazzi sono rimasti soli, per strada, dopo la morte naturale della madre. Non hanno nessuno che si prenda cura di loro. Ci è stato chiesto di accoglierli nella nostra Casa-Famiglia e ci stiamo attivando per aiutarli. Come vedete, oltre ad assistere i profughi, continuiamo, tutti i giorni, ad affrontare situazioni umane allarmanti e va avanti il nostro servizio rivolto ai bambini abbandonati, ai giovani disagiati, agli anziani soli, alle famiglie numerose, agli ammalati….agli ultimi degli ultimi.
Vi ringraziamo di cuore per la vostra benevolenza, per l’aiuto generoso che ci offrite e per la vicinanza e l’affetto che sempre ci dimostrate.

Con amicizia

Padre Witold
Direttore

Video di Sat2000 sulla situazione della Georgia

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