Quando burocrazia e profezia si incontrano

Pubblicato il 09-05-2014

di Redazione Sermig

Lavvio della campagna contro la fame "Condividiamo il pane quotidiano" a Montecitorio su invito del presidente Gianfranco Fini.

 



"Tutto ciò che non è stato, da oggi può essere". È racchiuso in queste parole il messaggio di speranza di Ernesto Olivero e dei giovani del Sermig, risuonato alla Camera dei Deputati. Lunedì 31 gennaio, nella Sala della Lupa, è stata la campagna contro la fame nel mondo intitolata "Condividiamo il pane quotidiano". Una cerimonia semplice e densa di contenuti, a cui ha partecipato il presidente della Camera, Gianfranco Fini, che ha definito il Sermig "una multinazionale del bene comune e dell'altruismo", ringraziandolo a nome delle istituzioni per l'impegno a fianco degli ultimi e dei giovani. "Niente può offendere i giovani più di chi predica in un modo e si comporta in un altro -  ha detto Fini - i giovani sono disposti a credere e ad impegnarsi non solo quando si parla con spirito di verità, ma anche quando alle parole si fanno seguire gli esempi. È per questo che attorno ad Olivero ci sono così tanti ragazzi".

Ernesto Olivero ha raccontato la storia del Sermig,
il "miracolo" dell'Arsenale di guerra trasformato in Arsenale della Pace, casa aperta 24 ore su 24. "Tutto quello che è avvenuto - ha detto - non è stato merito nostro. Noi non siamo grandi, sono gli ideali a fare grandi gli uomini. La nostra storia è diventata storia di Dio grazie alla commozione che ci ha fatto vedere meglio gli altri". Olivero lo dice attraverso le storie di cambiamento di tanti giovani "persi" che hanno varcato le porte dell'Arsenale, l'esperienza delle missioni di pace in zone di guerra, il miracolo di milioni di persone che da quasi cinquant'anni aiutano altri milioni di persone. Fatti concreti, ricordati anche dal gesto della restituzione, ripetuto alla Camera come in ogni incontro del Sermig.



È da questa credibilità che è nata la campagna "Condividiamo il pane quotidiano": un'immagine su sfondo giallo che raffigura un panino tagliato in due. Al posto del companatico, la frase "Il pane sia con te, come il pane è con me". Un'idea pensata dallo Studio Armando Testa di Torino, ma anche una raccolta fondi per sostenere le azioni umanitarie del Sermig in tutti i continenti. "Se non scendiamo da cavallo, come ha fatto il buon samaritano, non possiamo sentire - ha detto Olivero - l'urlo delle 100mila persone che ogni giorno muoiono di fame. Noi siamo convinti che i grandi problemi causati dall'uomo, possano essere risolti da altri uomini. Ci crediamo veramente!".

Ad ascoltare, un folto gruppo di parlamentari e autorità tra cui Massimo D'Alema, Lorenzo Cesa e il sottosegretario Bartolomeo Giachino. Ospite dell'incontro, Andrea Bocelli che ha cantato "Panis angelicus" accompagnato dal coro del Laboratorio del Suono e dalla corale "Marietta Alboni" di Città di Castello, sotto la direzione del maestro Mauro Tabasso. La cantante Nair (Ala Bianca) e Marco Maccarelli hanno eseguito altri due brani del repertorio Sermig (testi di E. Olivero, musiche di M. Tabasso). Musica, emozioni, parole che si incontrano per dare gambe a idee, sogni, impegni che continuano a camminare.


Articolo de "IL NOSTRO TEMPO" (clicca per pdf)


Servizio del TG regionale del Piemonte del 1 febbraio


Sintesi dell'incontro


Video integrale dell'incontro

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