Febbraio 1996

Pubblicato il 26-01-2021

di dom Luciano Mendes de Almeida

Il 20 febbraio del 1996 è una data memorabile: inizia l’avventura dell’Arsenale della Speranza a San Paolo, in Brasile. Sarà arduo ristrutturare il grande complesso del Dais (Dipartimento di protezione e integrazione sociale), ma questa preoccupazione non offusca la gioia di cominciare una missione per Gesù e per la Chiesa: “Andate ed evangelizzate”.

I tre giovani della Fraternità maschile del Sermig sono preparati e pronti. Sono i primi tre missionari del Sermig. Partono per adempiere ai giorni nostri il comandamento di Gesù. Partono per annunziare la speranza e la pace, come hanno appreso durante gli anni, nel giorno dopo giorno del Sermig. La fondazione di un nuovo Arsenale non è altro che il proseguimento del loro sì vissuto all’Arsenale di Torino.

È l’albero che cresce, mette rami e frutti. È la gioia di gettare il seme lontano, verso l’altra sponda dell’Atlantico, di piantare un nuovo albero che darà frutti a suo tempo per il regno di Dio. L’andare a San Paolo è simbolo di altre partenze future, per dove Dio vorrà.

Ernesto è stato attratto fortemente dalla missione fin da piccolo. La vocazione missionaria caratterizza il Sermig dalla sua fondazione e si è manifestata in preghiere per la costruzione del regno di Dio, in progetti di aiuto materiale a milioni di persone che vivono situazioni tragiche, in messaggi di vita cristiana inviati al mondo intero. Ora, finalmente, si traduce nell’invio di giovani a San Paolo. È segno della maturità del Sermig. È l’ora di una particolare azione di grazie e di una profonda consolazione spirituale. Per Ernesto, è un momento speciale di servizio alla Chiesa, perché si realizza quello che il Sermig più profondamente significa: Servizio Missionario Giovani. Ora, davvero, dei giovani partono come missionari per servire con amore e generosità.

Dar vita ad un nuovo Arsenale sembrava un sogno. Oggi è una realtà: un Arsenale in Brasile simile – in qualche modo – all’Arsenale della Pace di Torino. Ringraziamo il Signore e la Madonna: con la loro protezione hanno permesso che questo sogno divenisse rapidamente realtà.

 

Dom Luciano

dal libro "Due amici"

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