Pensieri su due ruote
Pubblicato il 02-10-2023
Voglio provare a raccontarvi dei miei quattro giorni in bicicletta in solitaria, ma mentre ci penso mi accorgo che se da una parte è impossibile farlo in così poco spazio, dall'altra mi chiedo: sarò in grado di trasmettere un qualcosa di quello che ho vissuto? Allora mi dico... se dire tutto è impossibile (anche perché sto sprecando tempo nell’introduzione) provo a scrivere solamente di una cosa: la lentezza.
Davvero banale a dirsi, ma pedalando vedi una miriade di dettagli che in macchina non si possono vedere mai... sono dettagli d'altri tempi, legati alla lentezza dell'andare a piedi, sono una miriade di fontane di piccoli borghi, di strade sterrate dove volpi e conigli ti attraversano la strada. Luoghi pieni di piccole cappelle, di Gesù, Madonne e santi di ogni genere. Sono strade e percorsi lenti che ti rievocano solo cose belle... i profumi , il vento, i ruscelli e le mucche. Tutto è in armonia, e ti ritrovi a dire continuamente: è stupendo! È stupendo! E non ne puoi fare a meno.
Ti fermi continuamente perché c'è un qualcosa che attira la tua attenzione. Vorresti andare ancora più piano per gustarti ogni istante. Poi di colpo ecco una statale dove devi fare attenzione a non farti investire da un camion. Allora mentre vai a testa bassa tutti quegli animali te li ritrovi spiaccicati sull'asfalto e non hai più modo di dire: è stupendo!
Anche tu ti lasci contagiare e inizi a pedalare veloce perché non vedi l'ora che finisca. Intorno a te iniziano a vedersi i frutti della velocità, che sono fabbriche, centri commerciali e sporcizia... e i tuoi pensieri iniziano a incupirsi.
Mio nonno diceva sempre: lo sai perché non siamo fatti per la velocità? No, nonno. Inizia a camminare, la risposta è al fondo della strada.
Andrea Gotico
NP Agosto-Settembre 2023