Per voi e per tutti

Pubblicato il 09-06-2023

di Andrea Bisacchi

Da quando è scoppiata la pandemia del Covid, nulla è stato come prima. Anche in Brasile l’Arsenale della Speranza ha dovuto riadattare molti suoi servizi per rispondere alle nuove esigenze che si sono presentate. E, come spesso accade, da delle difficoltà nascono delle opportunità. Una delle belle novità che sono nate dalla pandemia è stata che la Fraternità ha iniziato a pregare tutti i giorni assieme agli ospiti. Tutte le mattine alle otto pregano insieme la Liturgia delle Ore, le Lodi e il mercoledì mattina celebrano l’eucaristia.

Davanti alla cappellina è stata montata una tenda, quasi fosse un suo prolungamento. Questa tenda è praticamente al centro del padiglione dedicato ai servizi dove sono presenti l’ambulatorio, la biblioteca, la sala televisione e quella dei giochi. Insomma, un grande centro di passaggio.
Proprio in quel luogo – tutte le mattine – si trovano a pregare.

Poche settimane fa sono stato in Brasile: sono arrivato il martedì e ripartito il giovedì. Così il mercoledì mattina ho potuto concelebrare con Simone l’eucaristia.
Solitamente a queste messe e ai momenti di preghiera, la partecipazione varia dalle dieci alle trenta persone. In un arsenale che ospita ogni notte oltre 1.200 persone, può sembrare un numero irrilevante. Ma agli occhi di Dio le cose piccole non esistono. Tutto ha un valore inestimabile. Qualcuno dice – giustamente - che quando salvi una persona o aiuti Dio a salvare una persona hai salvato il mondo. E poi, pensandoci bene, anche se parliamo di grandi numeri, come i nostri accolti, stiamo sempre riferendoci a persone uniche e irripetibili. Ogni grande numero è sempre la somma di uno più uno, più uno…

In quella messa, durante la consacrazione, mi sono soffermato in modo particolare sulle parole «per voi e per tutti». Ho pensato che, da un punto di vista prettamente umano, cosa sono 10, 15, 20, 30 persone che vengono a pregare su 1.200? Numericamente poco o niente.
Ma non è la logica di Dio. In quel momento – davanti a quei pochi ospiti presenti – ho sentito risuonare forte dentro di me la parola di Gesù: è «Per voi e per tutti». Ho proprio sentito con forza che quella messa era per loro che erano lì e attraverso loro per tutti gli altri ospiti, che non erano lì fisicamente ma attraverso di loro c’erano, c’erano davvero, e a cascata era per tutta l’umanità. È stata una piccola cosa, però a me ha fatto molto bene.

Quel momento mi è rimasto nel cuore e mi aiuta a vivere la celebrazione eucaristica con uno spirito nuovo … «per voi e per tutti». La messa è sempre per noi e per tutti, quel sangue è versato per noi e per tutti. Un «per tutti» che certamente raggiunge tutta la Chiesa, tiene dentro l’umanità intera … ma che è anzitutto il «per tutti» che raccoglie e raduna tutta la comunità di cui facciamo parte, tutti quelli che avrebbero potuto esserci anche fisicamente ma per mille motivi non ci sono. Il Signore ci coinvolge perché nel nostro essere lì si realizzi in ogni messa quel «per voi e per tutti» che in lui si è compiuto.

Troppe volte ci fermiamo a giudicare le nostre attività secondo principio numerico, quasi che fosse la quantità a determinarne il successo.
Dio invece conta in modo differente. Pensiamo ai dodici apostoli: erano forse le persone meno adatte per evangelizzare il mondo, eppure sono riusciti a incendiarlo. In fondo, per dare avvio a un incendio, basta solamente una piccola scintilla. Grazie allora alla fraternità di San Paolo che tiene acceso il fuoco!
 

Andrea Bisacchi
NP marzo 2023

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