The Mingun buddhist home

Pubblicato il 14-08-2023

di Roberto Cristaudo

Mentre scrivo questo articolo, mi piange il cuore pensando che al momento le frontiere del Myanmar (ex Birmania) sono chiuse a causa del colpo di stato avvenuto il 1° febbraio 2021 quando l'esercito prese il potere arrestando Aung San Suu Kyi, all'epoca democraticamente eletta a capo del governo. Nel corso di questi due anni migliaia di persone sono state torturate e uccise durante le ampie e partecipate proteste organizzate contro il regime militare. Nel corso dei miei numerosi viaggi in Myanmar mi è capitato frequentemente di visitare il piccolo villaggio di Mingun, a nord di Mandalay, famoso per la grande campana da 90 tonnellate e 5 metri di diametro e per la Pagoda incompiuta “Pahto Dawgyi”.

Sulle rive del fiume Ayerwaddy, a pochi passi dalla Pagoda si trova la Casa di Riposo Buddhista fondata nel 1915 da Daw Oo Zun (1868-1944), una donna piena di coraggio e spirito altruista che donò tutti i suoi averi per perseguire gli ideali buddisti di generosità, compassione e rispetto per le persone anziane. Nel 2016 decisi di iniziare il progetto fotografico dedicato a ritrarre gli ospiti della casa con lo scopo di realizzare una mostra fotografica per raccogliere fondi. Al momento, per i motivi descritti sopra, il lavoro è sospeso nella speranza di poterlo riprendere quanto prima.

La Casa di Riposo Buddhista è stata progettata per ospitare un totale di 125 persone. Nel 2019, ultimo anno in cui sono potuto entrare nel Paese, la popolazione della casa era composta da 28 uomini e 49 donne, per un totale di 77 persone. Intervistando i responsabili ho scoperto che le persone più anziane finora curate sono state Pho San Ya di 139 anni e Pho Ye di 113 anni.

Per quanto riguarda i pasti, la colazione a base di porridge di riso o riso con fagioli viene servita tutti i giorni alle 6 del mattino. Il pasto di metà mattina, corrispondente al nostro pranzo, alle 10.30 comprende riso e curry e la cena, di nuovo con riso e curry, è alle 17. Un pasto speciale viene servito prima del mezzogiorno nei giorni del sabato buddista.

Le persone possono fare donazioni fornendo 3 pasti al giorno per le persone anziane, versando un importo in contanti di 50mila kyats (circa 20€). Se il donatore desidera preparare i pasti, la casa fornisce tutte le necessarie attrezzature. Oltre alle donazioni in contanti per il cibo, vengono accettate donazioni per l'acqua, l'elettricità, i medicinali, i vestiti, le spese funebri, i mobili e la ristrutturazione degli edifici. In ogni caso le donazioni vengono sempre finalizzate a una precisa necessità e non è contemplato l'accumulo di denaro se non in modica quantità per prevenire eventuali imprevisti. Indipendentemente dalla classe, dalla razza o dalla religione, lo scopo principale della casa è quello di soddisfare sia le esigenze fisiche che spirituali degli anziani che non hanno nessuno che si prenda cura di loro oppure sono troppo poveri per provvedere a se stessi.

Come ogni comunità che si rispetti, anche la Casa di Riposo Buddhista di Mingun ha il suo regolamento di cui riporto i punti principali. La persona anziana deve aver compiuto 70 anni oppure essere molto vicina ai 70 anni, ma indigente. La persona anziana deve essere senza figli oppure con figli immigrati all'estero. Deve essere fornito un documento che ne provi l'età, come una carta di registrazione nazionale, un certificato di cittadinanza o qualsiasi altra prova incontestabile. La persona anziana deve essere in buona salute, cioè deve essere autosufficiente. Deve essere esente da coinvolgimento in dispute legali su questioni economiche o finanziarie. Deve essere in grado di fornire una raccomandazione del consiglio di quartiere o del villaggio interessato. Due persone dal quartiere interessato o due persone che conoscono personalmente la persona anziana devono fornire una raccomandazione e una garanzia per l'ammissione.

I cittadini anziani che soddisfano le condizioni sopra elencate devono presentarsi per un colloquio personale presso la sede di Mandalay. Tutti i residenti sono obbligati a partecipare alle preghiere comunitarie giornaliere. Tutti sono obbligati a vivere insieme in modo amichevole e aiutarsi a vicenda. È severamente vietato litigare, essere maleducati nei confronti dei donatori o chiedere denaro ai visitatori. Ogni persona è obbligata a mantenere sempre pulito il proprio letto e lo spazio assegnato e tutti sono responsabili del mantenimento e della pulizia di tutto il dormitorio. Nessuno può lasciare i confini della casa senza permesso. Coloro che sono in buone condizioni di salute possono visitare le loro case per 5 giorni ogni 6 mesi con il permesso del supervisore dell'ufficio. Gli indumenti e altri utensili messi a disposizione dalla casa sono per l'uso durante la residenza e devono essere restituiti al momento della partenza. Tale proprietà deve essere protetta da danni o perdite.

Durante la malattia, gli anziani possono sottoporsi a trattamento con farmaci moderni o con metodi indigeni birmani, a loro scelta. Agli uomini e alle donne è vietato visitare i dormitori dell'altro sesso. Tutti sono invitati a riferire al supervisore dell'ufficio riguardo alle loro condizioni di vita o a qualsiasi difficoltà che possa sorgere. Qualsiasi violazione delle regole della casa comporterà l'allontanamento dalla casa.

Qualsiasi persona anziana che sia stata allontanata dalla casa per qualsiasi motivo non potrà ottenere una nuova ammissione. Le regole possono sembrare rigide ma sono necessarie per la convivenza. Quello che però ho potuto constatare durante la mia permanenza è l'amore che tutti hanno per gli anziani e l'impegno a fare tutto il possibile per rendere piacevole e confortevole la loro inevitabile breve permanenza nella Casa di Riposo Buddhista.

Roberto Cristaudo

NP Maggio 2023

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