Fame d'amore

Pubblicato il 21-01-2024

di redazione Unidialogo

Francesca Fialdini ospite dell’Università del Dialogo Sermig

La fame d’amore, il rapporto con la propria immagine, il confronto con il mondo dei pari e degli adulti, i nodi di una frattura tra generazioni sono stati i temi al centro dell’incontro dell’Università del Dialogo del Sermig lo scorso mercoledì 17 gennaio.

Il dialogo con i giovani e gli adulti dell’Arsenale della Pace di Torino è partito dal libro della Fialdini “Nella tana del coniglio”, una raccolta di storie di alcuni ragazzi e ragazze che hanno combattuto contro le dipendenze e i disturbi alimentari.

Francesca Fialdini, uno dei volti più popolari della Rai, ha emozionato le tantissime persone presenti presentando lo spaccato di un fenomeno che in Italia coinvolge tre milioni di persone.

«I disturbi alimentari nei giovani sono la seconda causa di morte, in Italia quasi 4mila vittime, e sono convinta che siano il sintomo di una vera e propria “fame d’amore”.
Nel mio libro Nella tana del coniglio racconto le storie di ragazze e ragazzi che ho personalmente incontrato negli ambiti di cura che li hanno visti lottare per la vita.
Ogni storia è unica, ma sono tutte legate da questa fame e ogni persona ne interpreta un particolare aspetto.

Marta è una ragazza di buona famiglia, colta, intelligente, che viene subito intercettata nel suo malessere iniziale ma che cade poi ugualmente nella trappola dell’anoressia nervosa.

Anna ha 42 anni, soffre di bulimia, non si era mai accorta arrivando a pesare 120 kg che con la sua vorace e continua assunzione di cibo voleva in realtà compensare le proprie fragilità. Diventando obesa è come se avesse messo una barriera verso le altre persone, soprattutto verso quelle che avrebbero potuto procurarle dolore. Facendo poi luce sul passato, ha scoperto che sin da ragazza aveva dovuto portare pesi enormi nella gestione dei suoi fratelli …

Marco ha 23 anni e la sua storia dovrebbe interrogarci come società. Sin dalla scuola dell’infanzia viene isolato dagli altri bambini. Non capisce perché, alle elementari e alle medie continua l’esclusione: i ragazzi lo denigrano, le ragazze lo accettano a patto che accetti provocazioni e violenze. Lui alla fine capisce di essere omosessuale, si ritiene sbagliato e anche inadeguato di fronte al padre. Si rifugia in un mondo virtuale e comincia a chattare con sconosciuti che lo spingono a dimagrire, finché prende coscienza del buco nero in cui è finito e ricomincia a vivere.

Ecco, dietro tutte queste storie ci sono ferite profonde che hanno lasciato segni indelebili, perché sono tutte storie di fame d’amore non saziata …».


Reazione Unidialogo

 


Incontro completo


foto: Renzo Bussio

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