Insieme verso casa

Pubblicato il 02-10-2022

di Maria Claudia Brunello

Una Pasqua sempre più Pasqua, un passaggio vero dalla morte alla vita dove nessuna tappa è risparmiata, ma tutte devono essere vissute fino alla fine. Qui all'eremo la Pasqua ha il volto di una bambina paffuta con facce da pagliaccio che ride, parla poco e non capisce mai quel che diciamo.

Il Giovedì santo è trascorso con le parole che i medici hanno detto alla mamma. Non c'è più niente da fare, torni pure a casa. La speranza che muore con queste parole. Cosa faresti con una mamma che sta per perdere la figlia? Noi facciamo l'impasto per la pizza e insieme la farciamo. Che siano queste cose semplici che rendono bella la vita, che diano da sperare che ci sia sempre qualcosa da fare? Insieme...

Eppure, ci accaniamo costantemente a non andare d'accordo, sembra che ci sia un gusto perverso nello stare male e poi d'improvviso tutti gli scontenti – puff – spariscono in un soffio davanti a una bambina che vuole solo giocare e si illumina in viso quando tu le chiedi: «Fai una partita a calcetto?»
Quella bambina è qui viva davanti a noi, non la possiamo rimandare, vuole adesso le nostre attenzioni e se non le concediamo quel tempo, sappiamo che non potremo farlo più dopo. Solo la fede ci può dire che quella bambina continuerà a vivere accanto a noi in un modo speciale, perché la fede sa essere più reale del reale, ma noi ne abbiamo ancora troppa poca e ci viene solo da piangere da imprecare: «Ma Signore che significato ha tutto questo male?» Finché capita ad altri lontano ci dispiace, ma non ci tocca davvero. Quando si vive in una casa come la nostra, niente mai è lontano, niente mai è di altri, è tutto sempre per il nostro povero piccolo cuore che non riesce sempre a contenere tanto e a volte sembra scoppiare.
La morte fa paura, non vogliamo avvicinarci troppo.

Il Venerdì santo ci sembra proprio di essere come quei discepoli che fanno sì la via crucis anche loro, avendo però cura di starsene ben lontani.

Poi arriva Pasqua e la bambina che non parla ma fa solo facce buffe continua a chiederci il traduttore e ci dice che lei parla con Dio, anche se è troppo piccola per fare le preghiere di rito e vuole volare come una fata. Forse la bambina ha intuito che sta per tornare a Casa e a noi tocca solo accompagnarla durante il viaggio.


Maria Claudia Brunello
NP maggio 2022

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