La città dell'inclusione

Una mattina all'Arsenale dell'Armonia abbiamo ospitato una folla di bambini piccoli e di ragazzi delle superiori con i loro insegnanti, più di cento scuole coinvolte da Torino alla Sicilia contemporaneamente per ascoltare testimonianze e parlare di come un problema possa diventare un'opportunità. Un nuovo appuntamento dei Giovani della Pace? No, semplicemente un incontro attraverso il computer. Tutti insieme sono entrati nella nostra pasticceria per scoprire come la disabilità non impedisca di fare delle cose molte belle. Fino a poco tempo fa una cosa del genere sarebbe stata il frutto di un lavoro di un anno intero di preparazione.

Adesso con un click si entra nelle case della gente e la gente può visitare virtualmente gli Arsenali. È vero che non è la stessa cosa venire e vedere di persona. Ci sarebbe piaciuto far assaggiare a tutti i nostri dolci, che non sono solo belli ma soprattutto sono buoni. In certi casi però un incontro fatto in collegamento può essere l'inizio di un'amicizia che altrimenti non sarebbe neanche mai potuta nascere.

Una scuola alberghiera lontana già vorrebbe conoscerci un po' meglio e noi cerchiamo di tenere le porte aperte anche così per far vedere che un mondo diverso è possibile. Uno dei ragazzi che lavora al laboratorio di pasticceria ci ha disegnato la sua città ideale, la città dell'inclusione dove sta progettando di fare le sue vacanze adesso che è vaccinato.

Per il momento ha ripreso a venire e canta a squarciagola di felicità. Per lui e per tanti come lui l'Arsenale dell'Armonia è già là città dell'inclusione dove tutti abbiamo molto da imparare e anche molto da insegnare e nessuno deve sentirsi estraneo o marginale, nessuno è escluso. Nel disegno che ci ha regalato questa città è piena zeppa di case molto alte con tantissime finestre perché qui dentro ci abita davvero tanta gente, c'è posto per tutti.

Maria Claudia Brunello
Arsenale dell'Armonia
NP maggio 2021