Ci siamo, come sempre!

Pubblicato il 31-10-2020

di Arsenale dell’Incontro

Tornare ad accogliere qui all'Arsenale i nostri bambini e ragazzi dopo quasi tre mesi di chiusura non è un percorso immediato. Chiede di coinvolgere tutte le persone che con noi sono "casa" per i nostri piccoli (insegnanti, educatori, genitori, fratelli e sorelle...) in una normalità nuova, che tenga conto di tutte le norme di protezione e sicurezza ma non le faccia diventare una barriera, un ostacolo al nostro diventare comunità. Mai come in questo tempo i bambini e le loro famiglie hanno bisogno di sentire che ci siamo e che siamo vicini, come sempre, più di sempre.

Così alterniamo momenti di formazione e di confronto che ci aiutino a tenere alte le motivazioni, a incontri con i nostri bambini e ragazzi e le loro famiglie negli spazi esterni dell'Arsenale: giochi, danze, lavoretti manuali, teatro delle marionette e tanto ascolto ci hanno fatto andare tutti insieme alle radici del nostro essere qui. Quante mamme e papà ci hanno detto: «In questi mesi quando sentivamo parlare dell'Italia per noi è stato naturale ascoltare le notizie con la stessa attenzione che abbiamo per quelle di qui, perché pensavamo a voi e alle vostre famiglie». Altri ci hanno raccontato che durante il lockdown hanno dovuto portare più volte i loro figli a vedere da fuori che l'Arsenale c'era ancora, che eravamo qui anche se non ci vedevamo perché solo questo li tranquillizzava.

Quanti gesti dei nostri bambini ci hanno fatto capire senza parole la sete di bene che nessuna lontananza può spegnere o affievolire: tantissimi sono arrivati vestiti a festa, alcuni si guardavano intorno come fossero in paradiso e hanno avuto bisogno di quasi un'ora per realizzare che sì, era proprio vero, erano qui... Uno dei ragazzi più grandi è arrivato con sei grandi sacchetti pieni di lattine e bottiglie di plastica vuote: durante tutti i mesi di chiusura ha continuato a riciclare e a far riciclare tutta la sua famiglia per l'Arsenale. I fratelli che lo accompagnano ci dicono: «Scusate, immaginiamo che in questo tempo la raccolta sia sospesa, ma Fadi proprio non ne ha voluto sentire. Continuava a dirci: non possiamo smettere, è per l'Arsenale!». 

 

Arsenale dell'Incontro

da Nuovo Progetto, agosto-settembre 2020

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