A.J.Croce - That’s me in the bar

Pubblicato il 29-01-2016

di Gianni Giletti

Figlio d’arte, è l’artista che a mio parere somiglia di più a Dr. John, uno dei miti musicali di una città cosmopolita e multiculturale come New Orleans.
Croce non è della Louisiana, eppure si  esprime spesso come un musicista del Delta, con quella voce strascicata, il pianismo sbilenco, il groove assassino e via suonando.
Qui un bel brano davvero, molto filone, con l’hammond che fa un assolone, tanto per far capire di cosa stiamo parlando.
Al resto pensa lui. Finale in crescendo, splendido.


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A.J.Croce

Disco immortale, uno dei più influenti nella storia del rock, qui esce davvero il suono “Deep Purple” che ha ispirato, insieme ai Led Zeppelin, grammatica e sintassi dell’hard rock per le band a venire.

Drumming potente ma non eccessivo, chitarra tirata, voci di ghisa, insomma tutto quello che serve per emozionare.

Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.

Grandi.

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