AA.VV. - Hotel California
Pubblicato il 26-05-2015
Nemmeno il nome si riesce a trovare di questi fenomeni, se non qualche carattere illeggibile alla fine del brano. L’esecuzione però è stupefacente: solo voce, beatbox a palla, strumenti a voce, cori, chitarre elettriche, persino l’assolo finale con le due chitarre. Che dire ? Stupefacente per la cura del particolare, per la duttilità delle voci, per la ripetizione calligrafica del brano, identico all’originale. Perfino la voce del cantante ricorda Don Henley. Soprendente.
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Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.
Grandi.