Alan Parson Project - Psychobabble

Pubblicato il 18-02-2014

di Gianni Giletti

Direttamente da quel gioiello di disco che è Eye in the Sky, qui si coglie davvero l’anima degli APP, che hanno fatto epoca perché si sono ritagliati uno spazio unico nel panorama musicale degli anni 70/80, mettendo  insieme generi diversi in una maniera estremamente personale: suoni elettronici, orchestra, chitarra elettrica e voci sempre diverse.
Il tutto dentro un genere musicale non ben specifico, ma molto efficace.
Brano che ingrifa non solo per il riff assassino – Psychobabble oooh Psychobabble – ma per le digressioni strumentali disposte intorno, che rendono molto “alieno” il brano.
Unici.


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Eye in the Sky

Disco immortale, uno dei più influenti nella storia del rock, qui esce davvero il suono “Deep Purple” che ha ispirato, insieme ai Led Zeppelin, grammatica e sintassi dell’hard rock per le band a venire.

Drumming potente ma non eccessivo, chitarra tirata, voci di ghisa, insomma tutto quello che serve per emozionare.

Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.

Grandi.

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