Bruce Hornsby - Lost soul

Pubblicato il 22-04-2018

di Gianni Giletti


Un suono spesso, quello di Bruce, con quell’incredibile piano, con i tasti che sembrano campane. E poi suoni dappertutto, come se fosse carnevale, ritmica epica, strofe purtroppo interminabili, ma è un difetto che gli si perdona volentieri, vista la musicalità brillante, che ti dà la sensazione di essere in punta al mondo, mentre guardi in basso.
Forti i fiati, che sembrano orchestre campionate in serie, il pad cupo e scuro che ti segue con la faccia torva. E poi siamo, per quanto riguarda i suoni, nel pozzo di san Patrizio o nel sacco di Babbo Natale, dove continui a tirare fuori roba e non finisce mai. Un arco di qua, un corno di là…
Saturo, ma molto molto bello.

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Hornsby

Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.

Grandi.

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