Bruce Springsteen - Nebraska

Pubblicato il 07-10-2014

di Gianni Giletti


Nel 1982, al top della fama come “born to run”, Bruce fa uscire un disco che spiazza i fans più accaniti. Disco acustico, lento, dolente, con testi duri, fortemente critici del “sogno americano”, in cui lui sembrava incarnarsi.
Questa è la title track, che davvero raschia il barile della tristezza, ma anche della poesia, con la sua voce ruvida e solo chitarra e armonica a fargli compagnia.
Una storia “noir”, di violenza e non senso, che fa da sfondo ad una canzone “basica”, che lascia l’amaro in bocca.

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Bruce

Drumming potente ma non eccessivo, chitarra tirata, voci di ghisa, insomma tutto quello che serve per emozionare.

Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.

Grandi.

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