Bruce Springsteen - Sad eyes
Pubblicato il 16-06-2015
Qui esce l’anima romantica e malinconica del boss, che si mescola alla perfezione con il suo “born to run” dei primi anni. Già con Nebraska, anno di grazia 1982, era esploso questo lato acustico e dolente della sua personalità musicale, che poi è proseguito negli anni, affiancando il rock sanguigno e ruspante che spesso esprime. Brano sognante, ritmica da viaggio, accordo di traverso in controtempo, la solita voce che non sai se è bravo e se ti piglia in giro. Highlander.
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Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.
Grandi.