Bruce Springsteen - When the saints go marchin‘ in

Pubblicato il 08-12-2017

di Gianni Giletti


Tutto è cominciato quando ho letto l’autobiografia di Bruce, che non sapevo fosse uscita già da due anni fa. Bellissima, ve la consiglio, anche se sono più di 500 pagine. Lì ho scoperto che uno dei concerti che gli sono rimasti più nel cuore è stato quello a New Orleans, subito dopo l’uragano Katrina.
Ad un certo punto, a quel concerto, dentro quella città ferita e quasi spacciata, Bruce canta questo brano che ne è un po’ il simbolo. Ma lo fa così, come la sentite stasera, qui ripresa in un altro concerto, qualche anno dopo.
Da canzone che sprigionava allegria e voglia di ballare, Springsteen ne ha fatto una ballad struggente, con un climax che piano piano sale, ma senza esplodere. Una canzone mesta, malinconica, che nonostante tutto dà speranza, sia pure nella tragedia di allora.
Una delle più belle canzoni che ho mai ascoltato.
Commovente.

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Bruce

Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.

Grandi.

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