Buddy Rich - Bugle Call Rag

Pubblicato il 31-03-2016

di Gianni Giletti


Giù il cappello davanti ad un grandissimo, Bernard "Buddy" Rich, classe 1917, uno dei massimi batteristi del secolo scorso, fonte di ispirazione dichiarata di un esercito di suoi colleghi, vere e proprie superstar dello strumento, da Steve Gadd a Vinnie Colaiuta, da John Bonham a Ian Paice, da Dennis Chambers a Carl Palmer.
Si vantava di non aver studiato molto, ma di aver fatto molta pratica.
Carattere di ferro, grinta scura, il vostro rubrichista ha avuto l'onore di vederlo dal vivo tanti anni fa e devo dire che me lo ricordo ancora molto bene.
Controllo totale sulla band, cominciava tutti i brani lui da solo, senza dire un accidente all'orchestra, che dovevano riconoscere dal suo riff che brano era e attaccare quello giusto. E difatti qui sembra che toppino, con una falsa partenza.
Mancato nel 1987, resiste ancora la sua band, che ogni tanto suona in giro.
Spettacolo.


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Rich

Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.

Grandi.

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