Donald Fagen - The nightfly

Pubblicato il 22-05-2014

di Gianni Giletti

Quando parte questo brano, mi si muove in automatico testa e piedino, anche se sto facendo altro o parlando con qualcuno.
Ritmica geniale, con un milione di punti di contatto, ma che sembrano semplici come una linea retta. Lui è uno dei due Steely Dan e si sente, la classe non è acqua.
Oltre alla ritmica, l’incastro perfetto dei vari strumenti, chitarre, cori, tastiera (magica !) ti porta in una dimensione altra, fuori dalla realtà dove sei infilato.
Disco antico, che però non ha nemmeno un capello bianco o due dita di pancetta, regge benissimo i decenni ed è diventato un classicone.
Intrigante.


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Donald Fagen

Disco immortale, uno dei più influenti nella storia del rock, qui esce davvero il suono “Deep Purple” che ha ispirato, insieme ai Led Zeppelin, grammatica e sintassi dell’hard rock per le band a venire.

Drumming potente ma non eccessivo, chitarra tirata, voci di ghisa, insomma tutto quello che serve per emozionare.

Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.

Grandi.

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