Franz Joseph Haydn - Trumpet concerto

Pubblicato il 27-02-2014

di Gianni Giletti

Boffaz, che roba !!
Primo: Haydn a me strapiace, perché ha un tiro pazzesco, fosse nato 200 anni più tardi sarebbe stato un jazzman da paura, con grinta, carisma e intelligenza musicale strepitosa.
Secondo: che brava questa Tine Thing Helseth, norvegese.
La cosa che mi impressiona di più di lei in questo brano, che è una vera prova della verità per i trombettisti classici, è il controllo che ha dello strumento.
Dosa alla grande tutti i passaggi, sciorinando tutti i registri che la tromba può dare, con una padronanza che ha del miracoloso.
Anche quando il riff si ripete, non lo suona mai uguale.
Spaziale tutto, musica e interpreti.


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Tina

Disco immortale, uno dei più influenti nella storia del rock, qui esce davvero il suono “Deep Purple” che ha ispirato, insieme ai Led Zeppelin, grammatica e sintassi dell’hard rock per le band a venire.

Drumming potente ma non eccessivo, chitarra tirata, voci di ghisa, insomma tutto quello che serve per emozionare.

Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.

Grandi.

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