Harry Manx - Sittin’ on the top of the world

Pubblicato il 06-01-2019

di Gianni Giletti

Harry è struggente, forse l’ho già detto.
Ma tutte le volte che lo ascolto mi colpisce la sua “autorità”, non so come definirla diversamente. E’ quell’atteggiamento che, lungi dall’essere arrogante, ti convince che quello che ascolti è la più bella canzone del mondo e non c’è discussione.
Anche se mescola un classico del folk americano – il brano è di Doc Watson – con la musica indiana, suonando una di quelle chitarre (chitarre ?) che tira fuori dal cilindro e che possiede soltanto lui, mettendo insieme le tabla (percussioni indiane), con un improbabile coro anni 40, a metà tra il gospel e il bluegrass eccetera eccetera.
Non ce n’è un altro come lui.
Pazzesco.


Clicca sull'immagine per ascoltare il brano

Harry

Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.

Grandi.

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok