James Brown - It’s too funky in here

Pubblicato il 01-10-2013

di Gianni Giletti

James Brown mi ricorda l’Italia pallonara di Gigi Riva, quelli della mia età si ricorderanno. Squadra cortissima, tutti sulla linea di porta tranne Gigi Riva, là davanti.
La schema offensivo era uno: palla lunga che poi ci pensa lui.
James ha fatto lo stesso con la musica nera: un accordo, due al massimo e poi ci pensa lui.
Qui si apprezza la “compressione”, cioè il groove spinto all’estremo di un pezzo semplicissimo, che non sarebbe niente di che se non fosse lui l’autore e soprattutto il cantante.
Devastante furia vocale trattenuta a stento dentro le sponde del funky, James Brown è l’icona dell’artista che sul palco tira fuori l’anima. Provate a guardare un suo video, è incontenibile, fa delle scene assurde eppure… che voce.
Grande grande musica.


Clicca sull'immagine per ascoltare il brano

James Brown

Disco immortale, uno dei più influenti nella storia del rock, qui esce davvero il suono “Deep Purple” che ha ispirato, insieme ai Led Zeppelin, grammatica e sintassi dell’hard rock per le band a venire.

Drumming potente ma non eccessivo, chitarra tirata, voci di ghisa, insomma tutto quello che serve per emozionare.

Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.

Grandi.

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok