Jon Bon Jovi - Wanted Dead Or Alive

Pubblicato il 29-06-2014

di Gianni Giletti

In questa canzone ci sono tutti i gli elementi e stereotipi dell’hard rock anni 70.
Ballata che parte dal blues e che piano piano sale fino al rock tosto, batteria che attende quasi silente, per entrare poi, possente, a metà brano, assolo di elettrica al fulmicotone e poi il rallentato finale. Roba strasentita, ma Bon Jovi non dispiace e non sminuisce il genere, anzi.
E’ entrato nella Hall of Fame dei Songwriters, cioè dei compositori, non è che proprio succede a tutti.
E poi nel video c’e’ anche tutto il contorno extramusicale degli anni 70.
Intanto capelli lunghi indiscriminatamente, e poi, a seguire, giacca con i lustrini, cappello del chitarrista alla Stevie Ray Vaughan, chitarra doppio manico, le fans che svengono, camere d’albergo dove si suona, ceffi patibolari, sangue, sudore & lacrime….
Insomma, tutto il repertorio di quegli anni, che oggi fa sorridere, ma che allora era preso tremendamente sul serio.
Comunque, bella canzone.


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Jon Bon Jovi

Disco immortale, uno dei più influenti nella storia del rock, qui esce davvero il suono “Deep Purple” che ha ispirato, insieme ai Led Zeppelin, grammatica e sintassi dell’hard rock per le band a venire.

Drumming potente ma non eccessivo, chitarra tirata, voci di ghisa, insomma tutto quello che serve per emozionare.

Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.

Grandi.

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