Leonard Cohen - Almost like the blues

Pubblicato il 21-08-2014

di Gianni Giletti

Nuovo lavoro per il poeta canadese dalla voce inconfondibile, profonda come un pozzo nero di pece, implacabile come il blues, che in questo brano c’entra e non c’entra, nonostante il titolo.
La canzone potrebbe stare in piedi solo con basso, cori e Lui, naturalmente.
Ma Leonard si commuove e allora ecco i fiati, che entrano ed escono subito, come se avessero sbagliato numero.
E poi, le percussioni. Vuoi negare a qualcuno uno shaker che balla ? Leonard sorride mesto et voilà, magicamente compare lo shaker.
E il pad ? Qualcosa sotto ci va. Lui scuote la testa e tac !, il pad si materializza.
Magica.


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Leonard Cohen

Disco immortale, uno dei più influenti nella storia del rock, qui esce davvero il suono “Deep Purple” che ha ispirato, insieme ai Led Zeppelin, grammatica e sintassi dell’hard rock per le band a venire.

Drumming potente ma non eccessivo, chitarra tirata, voci di ghisa, insomma tutto quello che serve per emozionare.

Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.

Grandi.

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