Melvin Taylor - Depression blues
Pubblicato il 05-01-2016
Mah, non mi pare tanto depresso da come suona, timbro pulito, fine, robusto come da necessità per il rock blues d’ordinanza, ma belle idee melodiche e quando viaggia sulle note alte, ricorda un po’ Jeff Healey. Lui è stato un sessionman di lusso e poi ha viaggiato al seguito di campioni come Santana, B.B. King e Buddy Guy per aprire i loro concerti. Roba che se suona sempre così, è un bell’aprire. Qui chiaramente parliamo di blues, anzi, ad essere precisi di rock blues, materia che sviluppano in tantissimi e bravissimi. Lui, non so perché, mi acchiappa più di altri, forse il tocco. Black.
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Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.
Grandi.