Ray Charles - I can't stop loving you

Pubblicato il 18-08-2013

di Gianni Giletti

Nel 1962 Ray Charles impazzisce improvvisamente – almeno secondo la sua casa discografica – e pensa di fare un disco di country.
Ma come, gli dicono, COUNTRY ???
Ma e’ la musica più bianca che c’è, tu sei un soulman, nero, che fa musica nera da quando è nato, non è possibile che ti piaccia il country, e poi cosa diranno i tuoi fan, bla,bla bla….
Lui sogghigna e dice al suo segretario, tirami fuori il contratto e legge al paonazzo discografico: “Qui c’e’ scritto che il signor Ray Charles è completamente libero nelle sue scelta artistiche”.
La scena nel film “Ray” è gustosissima e anche questo brano lo è, perché il brano è sì country, ma è pensato, suonato e cantato da un nero, perciò diventa una cosa a metà tra uno spiritual e il soul. Poco male perché, contrariamente alle case discografiche, la musica resta libera e quando è una leggenda come Ray a farla, beh, lo è ancora di più.
E in più anche bella. E tra l’altro il disco, alla faccia del discografico, vendette 700 mila copie in un amen.
So long, Ray.


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Ray Charles

Disco immortale, uno dei più influenti nella storia del rock, qui esce davvero il suono “Deep Purple” che ha ispirato, insieme ai Led Zeppelin, grammatica e sintassi dell’hard rock per le band a venire.

Drumming potente ma non eccessivo, chitarra tirata, voci di ghisa, insomma tutto quello che serve per emozionare.

Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.

Grandi.

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