Riccardo Zappa - Così diversa… eppure

Pubblicato il 12-10-2014

di Gianni Giletti

Ricordi di gioventù, Riccardo Zappa l’ho visto dal vivo due o tre volte da ragazzo e mi aveva steso, perché era l’unico che conoscevo – ricordatevi che allora non c’era Internet – che si ostinava a suonare soltanto la chitarra senza cantare.
I suoi concerti erano lezioni: ti spiegava il perché e il per come di un brano, in modo leggero e non pedante e io ne restavo affascinato e cercavo di suonare i suoi pezzi.
Crescendo, ho capito che c’erano chitarristi molto più tecnici e in gamba, ma i suoi brani mi sono rimasti in fondo al cuore.
Questo era uno dei miei preferiti.
Come si vede, non un chitarrismo tecnicista e super veloce, ma accordi distesi, arpeggi semplici, con un idea musicale compiuta e particolarmente bella.
Insomma, niente di che, ma tocca il cuore. Almeno a me.
Revival.

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RIccardo Zappa

Drumming potente ma non eccessivo, chitarra tirata, voci di ghisa, insomma tutto quello che serve per emozionare.

Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.

Grandi.

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