Rod Stewart - Sailing
Pubblicato il 11-06-2015
Cover di lusso, scambiata spesso per l’originale, di uno dei prototipi del “lento assassino”, archetipo molto in voga negli anni 60 e 70, dove veniva spacciato in tutte le radio e le discoteche del pianeta. Prendi un brano lento, trovi una melodia con la lacrimuccia, un assolino sognante di elettrica che, via, non si nega a nessuno, cori spacchiusi – meglio se sofferti – verso il fondo et voilà, il gioco è fatto, fai sognare intere generazioni. Se poi ci aggiungi la voce roca e persuasiva del nostro Rod, allora rischi l’immortalità. Roba di classe.
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Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.
Grandi.