Rosie Thomas - Paper airplane

Pubblicato il 11-05-2014

di Gianni Giletti

Riesco a stare solo qualche mese senza Rosie, dopo un po’ le sue canzoni mi mancano fisicamente, mi fa male da qualche parte se non ne ascolto almeno una.
Sarò romantico nonostante i capelli bianchi e l’ironia, ma davvero senza queste canzoni mi sento di meno, più basso, rasoterra.
Eppure, tanto per cambiare, non c’è niente di particolare in questo brano: un giro trito e ritrito che  era già vecchio nel Mesozoico, una chitarrella vispa e malinconica, un piano elettrico che ridacchia senza parere, quattro parole in croce come testo, ma tanta tanta magia.
Grazie Rosie, è bello tornare a casa.


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Rosie Thomas

Disco immortale, uno dei più influenti nella storia del rock, qui esce davvero il suono “Deep Purple” che ha ispirato, insieme ai Led Zeppelin, grammatica e sintassi dell’hard rock per le band a venire.

Drumming potente ma non eccessivo, chitarra tirata, voci di ghisa, insomma tutto quello che serve per emozionare.

Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.

Grandi.

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