Sinead O’Connors & Roger Waters - Mother

Pubblicato il 15-04-2014

di Gianni Giletti

Brano obliquo, schiavo di due personalità talmente forti da risultare devastanti, compresse da un ambiente unico come il concerto The Wall a Berlino nel 1990.
Sul palco, oltre a loro due, una vera folla di monumenti della musica internazionale come The Band – sì, proprio quella di Bob Dylan – a fare da sfondo, oltre ad un gruppo che allora andava per la maggiore come gli Hooters.
Brano tirato da una parte dalla voce tagliente di Sinead – che ogni tanto si ammorbidisce – e dall’altra dal chitarrismo scombinato di Roger Waters, inframezzati e tenuti insieme da una fisa che piange e dai cori massicci di tutti gli altri.
La sensazione è di una mostra con tanti quadri, che alla fine dei giochi, per magia si ricompone in un unico quadro.
Trascinante.

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Sinead & Waters

Disco immortale, uno dei più influenti nella storia del rock, qui esce davvero il suono “Deep Purple” che ha ispirato, insieme ai Led Zeppelin, grammatica e sintassi dell’hard rock per le band a venire.

Drumming potente ma non eccessivo, chitarra tirata, voci di ghisa, insomma tutto quello che serve per emozionare.

Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.

Grandi.

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